Adani: «Allegri era tra i primi 10 al mondo, ora perde la testa e fa peggio dell’anno scorso»

Adani: «Allegri era tra i primi 10 al mondo, ora perde la testa e fa peggio dell’anno scorso». La nuova critica all’allenatore

Adani alla Bobo Tv è tornato a criticare Allegri dopo gli ultimi risultati deludenti della Juve.

ADANI – «Io 4 anni fa non parlavo di Allegri perché non avendolo vissuto da compagno ne da allenatore per il lavoro che faccio mi attengo a quanto vedo in campo, perché bisogna stare un passo indietro ed essere analitico per trasferire quel che vedi, non sapendo tanto del percorso settimanale. Io sono intervenuto la prima volta quando esce con l’Ajax, cioè un mese prima del suo esonero quando aveva un altro anno di contratto. Ha fatto un anno a casa pagato e un anno no. Allegri non è più tornato. Quando ho sollevato quel dubbio è stato maleducato e non ha argomentati. 4 anni fa, fa come adesso. Lì veniva da un ciclo. Intuivo che c’era qualcosa da fare. Quando sei a fine ciclo e la Champions rimane corta io la domanda la devo fare: uno dei 10 allenatori più forti del mondo cosa può dare ai calciatori per intervenire e fare in modo che la squadra possa esprimersi fuori dai confini nazionali? Le domande sono state prese senza argomentare e rivelandosi come sta facendo tutte le volte adesso. Chi non argomenta, se non ha valori, perde la testa. Non avrei mai pensato che potesse offrire così poco nemmeno su quello che faceva una volta. Capisco che i giocatori sono cambiati, ma ha sempre i più forti. La Juve può scegliere ma non riesce a farli connettere. Io dicevo che per me lui era il più bravo, anche durante le cronache, a scegliere chi deve giocare e quando doveva farlo, anche per i cambi che faceva, ma non è bravo a dirgli quel che devono fare. Lo dicevo 4 anni fa. In 4 anni non ha messo una cosa giusta. Due li ha guardati, due ha fatto peggio. Ha offerto un calcio in questi due anni che nessuno si sarebbe aspettato, compreso me. Nessuno si aspettava che facesse peggio dell’anno scorso, era impossibile».