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Agnelli, due intercettazioni: la nuova prova portata ieri da Chinè

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Agnelli e due intercettazioni: la nuova prova portata nella giornata di ieri al Procuratore Federale Chinè. Il retroscena

Due intercettazioni riguardanti l’ex presidente bianconero Andrea Agnelli sono state portate dal Procuratore Federale Giuseppe Chinè davanti la Corte, che ha poi preso la decisione di infliggere al club 15 punti di penalizzazione in classifica.

La prima è quella del settembre 2021 con John Elkann, in cui Agnelli disse: «Abbiamo fatto un ricorso eccessivo allo strumento delle plusvalenze. Se ti crolla il mercato ti crolla il mercato, questo è un dato di fatto». Anche in questo caso, per Chinè, si parla di “valenza confessoria straordinaria”. La seconda è quella con Arrivabene del 3 settembre 2021 in cui l’ex ad diceva: «L’aumento di capitale non è servito ad andare sul mercato, ma a coprire una situazione estremamente negativa dal punto di vista finanziario», per sentirsi poi rispondere: «Sì, ma non è solo il Covid e questo lo sappiamo bene, perché noi abbiamo due elementi fondamentali: da un lato il Covid, ma dall’altro abbiamo ingolfato la macchina con ammortamenti e soprattutto la merda… perché è tutta la merda che sta sotto, che non si può dire». La “merda”, per il Procuratore, sarebbero proprio le plusvalenze fatte dalla Juventus.

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