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Allegri su Bonucci: «Sarebbe stato il futuro capitano. Pogba? Potevo trattenerlo…»

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Tanti i temi affrontati dall’allenatore della Juventus. Ecco le parole di Allegri su Bonucci, Cardiff, futuro, Champions e tanto altro

La Juventus ha blindato Massimiliano Allegri con il rinnovo del contratto firmato dopo la finale di Cardiff e oggi festeggia il 50° compleanno dell’allenatore livornese. Max Allegri, per l’occasione, ha parlato a “Premium Sport” commentando i temi più spinosi dell’estate bianconera, iniziando, inevitabilmente, dall’addio di Bonucci: «Mi è dispiaciuto vedere Leo andare via perché sarebbe diventato il futuro capitano della Juventus. Lui ha fatto altre scelte e non se ne può dare una colpa a lui, alla società e nemmeno all’allenatore».

Bonucci fa ‘rima’ con Cardiff. Tanti i rumors sull’intervallo della finale di Champions. Questa la versione di Max: «Non è successo assolutamente niente e mi sono divertito un sacco quando, quest’estate, sono uscite tante voci fantasiose. A volte inventano delle cose che nemmeno in un film riuscirebbero a raccontare. Avevamo due giocatori zoppi come Mandzukic e Pjanic e il Real nella ripresa ha schiacciato sull’acceleratore, come fanno le grandi squadre, e ha meritato di vincere».

Da Cardiff a Kiev: «Quale partita vorrei rigiocare tra Berlino, Monaco e Cardiff? Vorrei giocare… Kiev! Dobbiamo ripartire proprio da Cardiff per tornare nuovamente in finale e magari per vincerla. La Champions è una competizione bella e affascinante nella quale, acquisendo consapevolezza nei propri mezzi, la Juventus ha fatto un bel passo in avanti in Europa negli ultimi anni. Qualcuno forse non ha apprezzato questi risultati e con il tempo credo che questi risultati verranno rivalutati».

L’allenatore ha poi esaltato Agnelli e ha parlato dell’addio di Pogba: «Le sfide con Paul? Pensava di vincere. Forse poteva vincere con le mani, ma con i piedi…A me piace scherzare con i giocatori, ma sempre con il rispetto dei ruoli. Spero che Paul non sia andato via per le sconfitte contro di me, altrimenti per farlo rimanere l’avrei fatto vincere apposta. Buffon? E’ diverso dagli altri, mi confronto spesso con lui e credo che abbia un futuro importante a livello dirigenziale, magari in Federazione».

Allegri ha poi parlato del suo rapporto con i tifosi e del primo contatto con la Juventus: «Perché a fine partita mi infilo negli spogliatoi di corsa, senza passare sotto la curva? Fa parte del mio carattere. Io sono molto timido e mi dà quasi fastidio dare o ricevere dimostrazioni di grande affetto. Il primo contatto con la Juve? Mi arrivò una telefonata nella mattinata delle dimissioni di Conte. Inizialmente non capii. Pensavo mi volessero chiedere informazioni su qualche giocatore. Poi la sera sono stato invitato a cena dal presidente Agnelli: mi ha comunicato che cercavano un allenatore e mi ha chiesto se ero disponibile. Ero convinto che la squadra, reduce da 3 anni di successi in Italia, potesse dare molto di più in Europa».

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