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Allegri ridisegna gli obiettivi e la promessa di Pogba. “Fai qualcosa di juventino”

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Massimiliano Allegri ridisegna gli obiettivi della Juve e c’è anche la promessa di Paul Pogba: «Fai qualcosa di juventino»

Poco più di un mese fa, dopo la partita vinta contro la Salernitana, Massimiliano Allegri aveva gelato il mondo juventino parlando di scontro salvezza, senza alcun intento provocatorio ma con lo sguardo cupo e mille pensieri in testa. Qualcosa è cambiato e anche quelle parole sono servite per tornare in alto, e nelle ultime settimane le sue dichiarazioni pubbliche sono cambiate radicalmente, proprio come il suo umore. «La Juve ha fatto 50 punti e noi dobbiamo guardare quella classifica» le sue parole che non tradiscono il minimo dubbio, ribadite con forza in tutte le ultime uscite. Significa che non solo la Juve rivendica giustamente i punti conquistati sul campo, ma che dopo aver accusato il colpo della penalizzazione in classifica, con il passare del tempo ha sempre più fiducia nel ricorso al Collegio di garanzia dello Sport. La carta Covisoc, al centro del dibattito per giorni e finalmente consegnata nelle mani dei legali di Paratici e Cherubini, potrebbe diventare un assist forse decisivo per cancellare i punti di penalità. E’ vero che nelle 6 pagine della “nota 10940” datata 14 aprile 2021 inviata dal Procuratore federale Giuseppe Chinè al presidente della Covisoc Paolo Boccardelli, con in copia il presidente federale Gabriele Gravina, non si menziona la Juventus. Ma non è questo il punto. Quanto piuttosto dimostrare che l’inchiesta sarebbe iniziata ben prima di quanto risulta ufficialmente dagli atti.

Se i legali della Juventus riuscissero a dimostrarlo, allora l’intero processo sportivo sarebbe invalidato per un vizio di forma al Collegio di garanzia. In attesa della partita nelle aule di tribunale la Juve non ha intenzione di farsi distrarre da quello che succede fuori dal campo per rimanere concentrata sulla sua classifica e quei 50 punti che battendo la Samp diventerebbero 53, e quindi secondo posto alle spalle del Napoli ormai irraggiungibile da mesi. Lo scudetto è andato ma la lotta dal secondo posto in giù è più aperta che mai, e la Juve deve farsi trovare pronta, se e quando eventualmente avrà restituiti i 15 punti di penalizzazione. E qui entra in gioco Max, ha trascinato il gruppo nel momento peggiore (dopo la sentenza) e ora tiene altissimi stimoli e motivazioni in vista del ricorso, considerando anche il momento difficile di Milan e Inter in campionato. In questo momento delicato di transizione tra aule di tribunale e campo, diventa fondamentale la figura dei leader nello spogliatoio, campioni come Danilo e Di Maria, che con la loro personalità guidano i compagni in campo e fuori.

E Pogba? La pazienza di società e tifosi è quasi agli sgoccioli, dopo una stagione da dimenticare su tutti i fronti, e una serie di autogol alla Balotelli che hanno via via minato fiducia e aspettative. Ora non sarà semplice riprendersi la Juve, ma i margini ci sono. Intanto deve iniziare a giocare e fare la differenza, evitando nuovi stop, ma serve soprattutto una svolta a livello comportamentale e di atteggiamento: meno post social, più azione. Fare qualcosa di juventino, non solo in campo, assumendosi le responsabilità di un momento delicato. In cui ogni piccolo dettaglio può fare la differenza, e i gesti del numero 10 diventano automaticamente modello di riferimento per i più giovani, e manifesto della società. Nel bene e nel male. C’è bisogno di Paul campione e trascinatore, sereno e concentrato, quello in grado di parlare con il pallone sul prato e non attraverso il filtro dei post social. Forse è un po’ tardi per raddrizzare completamente la stagione, ma tra Coppa Italia, Europa League e campionato Paul ha ancora tutte le chance per dimostrarsi indispensabile, e forse la Juve non ha mai avuto bisogno di lui come in questo momento.

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