Alvino su Spalletti: «La Juventus è la nostra succursale»
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Alvino non digerisce la scelta di Spalletti: «Il Napoli è la filiale principale e la Juventus è la nostra succursale». L’attacco al neo tecnico bianconero!

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Alvino, giornalista di fede napoletana, ha commentato così la scelta di Spalletti di diventare il nuovo allenatore della Juve. Le sue parole

Il giornalista Carlo Alvino è intervenuto a Terzo Tempo Calcio Napoli, trasmissione in onda su Televomero. Attacco duro a Luciano Spalletti, diventato nuovo allenatore della Juventus. Ecco cosa ha detto nelle parole riprese da Tuttonapoli.net.

PAROLE – «C’è una canzone della grandissima Angela Luce che potrebbe essere la colonna sonora della sua conferenza stampa e si chiama ‘Ipocrisia’…

Marotta, il presidente senza portafoglio, è intervenuto a gamba testa nel post-partita di Napoli-Inter e si è messo in moto l’esercito delle giovani Marotte, che ha fatto da risonanza. Anche Conte subì un torto in occasione del rigore di Inter-Napoli dell’anno scorso e anche lì si attivarono le giovani Marotte. Conte conosce il presidente dell’Inter meglio di chiunque altro e a fine partita, dopo la vittoria contro il Lecce, ha fatto una conferenza stampa straordinaria.

Noi siamo la filiale principale e la Juventus è la nostra succursale. I passaggi dal Napoli alla Juventus fanno capire questo. Ognuno fa bene ad accettare il miglior trasferimento. Anzi, Spalletti è un plus per la Serie A italiana a livello calcistico, è un allenatore straordinario. Ma le dichiarazioni sono state improvvide. Non si tratta di euforia, lo ha detto anche a freddo in altre interviste, come per esempio da Fabio Fazio. La cittadinanza onoraria unica da consegnare era a Maradona com’è stato giusto che sia. Quella degli esami del sangue di Spalletti è una battuta di basso livello. Il 7 dicembre non è così lontano, ci sarà Napoli-Juventus. Il popolo dello stadio Maradona deciderà come accoglierlo, io voto per l’indifferenza. Spalletti verrà comunque ricordato come uno dei migliori allenatori della storia del Napoli. In conferenza stampa ha voluto fare un distinguo che non esiste. Una pessima difesa di sé stesso. La toppa è peggio del buco.

Quella di De Bruyne è un’assenza devastante, anche alla luca dell’intesa con Hojlund. È un giocatore capace di verticalizzare in maniera straordinaria. È un’assenza importante. Ma il Napoli ha dimostrato, in piena emergenza, grazie alla bravura di Conte e alla società che ha messo a disposizione tanti giocatori, di portare a casa il risultato. Quello contro Inter e il Lecce è il Conte brutto, sporco, cattivo, ma vincente. La Champions? Giocare con l’obbligo della vittoria sulle spalle non è semplice. Però è importante battere l’Eintracht e successivamente anche il Qarabag allo stadio Maradona».

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