Esclusive

Amoruso non si fida: «Juve, attenta all’Inter. Con loro recupera il 30%» – ESCLUSIVA

Pubblicato

su

Nicola Amoruso mette in guardia la Juventus in vista del ritorno della semifinale di ritorno di Coppa Italia contro l’Inter: le sue parole

Nicola Amoruso conosce bene le gare da dentro o fuori in casa Juventus e non si fida dell’Inter del suo ex compagno Antonio Conte. L’ex attaccante bianconero, intervenuto in esclusiva ai microfoni di Juventusnews24, ha parlato in vista della semifinale di ritorno di Coppa Italia contro l’Inter.

Andrea Pirlo ha ammesso di aver cambiato tanto dall’inizio della stagione. La Juventus ha modificato le sue caratteristiche anche per fronteggiare le diverse squadre. Qual è la sua valutazione su questo mutamento della Juventus?
«La Juventus è cambiata molto secondo me perché sono tornati giocatori importanti. Ora aspettiamo tutti Dybala ma ha giocato per quasi un mese senza Cuadrado e Alex Sandro, giocatori che sulle fasce ti garantiscono una certa qualità e quantità. Diciamo che stiamo vedendo una Juventus diversa sotto il punto di vista della mentalità, che non sta guardare e che agisce. Diciamo che ci aspettavamo di vedere qualcosa di diverso».

Ritorno di giocatori importanti e senza dubbio si celebra il grande periodo di Giorgio Chiellini, tornato stabilmente al fianco di Leonardo Bonucci. Secondo lei questo potrà relegare sempre più frequentemente De Ligt in panchina?
«Ci sono tante partite, non credo che De Ligt sia destinato alla panchina e ci sarà spazio per tutti. De Ligt è un calciatore che sta facendo molto bene, è tornato alla grande Giorgio che rappresenta una garanzia non solo tecnica ma anche mentale e lo spirito di questa Juventus. Io credo che ci sarà molta alternanza ed è giusto così, altrimenti non si può giocare ogni tre giorni».

In attacco invece Pirlo sta alternando, a seconda delle gare e degli avversari, Alvaro Morata e Dejan Kulusevski. Dybala, intanto si prepara al ritorno in campo. Secondo lei la Juve avrebbe dovuto fare qualcosa per rimpolpare il reparto avanzato?
«No, io credo che nessuna società poteva permettersi grandi spese per una questione di bilancio. Tenendo conto anche del ritorno in campo di Dybala, le opzioni ci sono e la qualità c’è. Non è un problema, non vedo nessun problema».

Venendo alla gara. Secondo lei, in un anno particolare come questo, la Coppa Italia potrebbe essere considerato l’obiettivo principale della Juventus oppure i bianconeri devono sempre puntare al massimo in Serie A e in Champions League?
«La Coppa Italia è sempre una manifestazione particolare, viene sempre un po’ bistrattata ma più si va avanti e più diventa un obiettivo importante per tutti. Alla fine la Juventus ha l’obbligo di puntare anche alla Coppa Italia, ci deve essere e c’è una grande determinazioni perché si sa che sono anche obiettivi che possono salvare una stagione. Non è il caso della Juventus però per molte altre sì. Più si va avanti e più diventa interessante».

La Juventus ha acquisito il vantaggio nella gara d’andata con la doppietta di Cristiano Ronaldo a San Siro. Secondo lei, c’è da temere un ritorno dell’Inter nella gara di ritorno o il vantaggio dei bianconeri è rassicurante?
«All’andata c’erano due assenze importanti, Hakimi e Lukaku che rappresentano secondo me il 30% delle potenzialità offensive di una squadra come l’Inter. Vedremo un’Inter diversa, perché comunque se la deve giocare. L’Inter è una squadra forte, con loro in campo poi lo diventa ancora di più».

La Juventus punta, neanche a dirlo, su Cristiano Ronaldo che decise la gara d’andata. Un bomber senza tempo come Zlatan Ibrahimovic che ieri ha targato il traguardo dei 501 gol in carriera con squadre di club. Un pensiero su loro due?
«Un pensiero? Difficile, ormai abbiamo detto tutti i pensieri e tutti gli aggettivi per definirli li abbiamo sprecati. Sono giocatori che hanno mentalità e soprattutto un fisico che permette loro di giocare a certi ritmi. Dietro a questo c’è professionalità e la mentalità di grandi campioni. Veramente qualcosa di speciale quello che stanno facendo».

La classifica di Serie A adesso annovera Milan, Inter e Juventus nelle prime posizioni. Dietro Lazio e Roma, mentre Napoli e Atalanta sono un po’ attardate. Resterà una lotta a tre fino alla fine?
«Io credo che sarà una lotta a tre, le altre sono buone squadre, penso ad esempio allo stesso Napoli, che però vivono di troppi alti e bassi. Credo che alla fine sarà una lotta tra Milan, Inter e Juventus».

Si ringrazia Nicola Amoruso per la disponibilità e la cortesia mostrate in occasione di questa intervista

Exit mobile version