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Analisi tattica Napoli Juve: Morata delude, i bianconeri non sfondano

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Analisi tattica Napoli Juver: la partita del San Paolo analizzata nei dettagli. Le mosse di Andrea Pirlo e Gennaro Gattuso

La palla gira troppo lenta

La Juve interrompe la propria striscia positiva e perde punti sanguinosi nella propria rincorsa alle milanesi, proprio quando la stagione sembrava essersi raddrizzata. La cosa grave è che la sconfitta è arrivata in casa di un Napoli veramente mal messo, in una condizione difficile e con parecchie assenze. E sul campo, i partenopei non hanno certo fatto una gara di livello, non sono quasi mai riusciti a impensierire i bianconeri: d’altronde, è stata la Juve che ha regalato agli avversari il rigore di Insigne, subendo poi poco o nulla.

Anzi, i bianconeri hanno gestito complessivamente bene Osimhen, con De Ligt e Chiellini che accorciavano con i tempi giusti su di lui. Come ha detto Pirlo nel post gara, alla Juve è mancata totalmente velocità nella circolazione: nonostante i partenopei concedessero spazi sia in fascia che tra le linee, i bianconeri hanno creato poco o nulla nei primi 45′, a causa di un approccio pessimo. Chiellini in particolare ha sbagliato parecchi disimpegni, una gara pessima nella costruzione. Cuadrado a destra poteva fare la differenza se imbeccato bene, ma la Juve non è quasi mai riuscita a servire bene il colombiano. Tanti retropassaggi, soprattutto da parte dei mediani, che non riuscivano a velocizzare la circolazione.

Non è un caso che le situazioni più interessanti siano arrivate in ripartenza, quando Chiellini e De Ligt recuperavano palla: in quei casi, il Napoli era fragile nelle transizioni difensive, con i bianconeri che avevano parecchi spazi per incidere. La Juve non ha però sfruttato queste situazioni, anche a causa di un Morata davvero impreciso.

Chiesa prova a incidere

Va detto che, nonostante tutto, nella ripresa i bianconeri avrebbero anche potuto pareggiare con un po’ più di cinismo sottoporta. Il Napoli non è quasi mai riuscito a risalire, la Juve ha recuperato palla con facilità e velocità dopo quasi tutte le palle perse: i partenopei sono così stati costretti a un baricentro bassissimo. Anche se più con l’inerzia che non con la qualità (ben 33 cross), gli ospiti sono riusciti a creare parecchio, soprattutto con Ronaldo. Non è però bastato per vincere.

Da segnalare in particolare il modo in cui Chiesa (che ha cambiato 3 volte fascia nel corso del match) ha approcciato la ripresa, puntando tante volte l’uomo e generando superiorità numerica. Non a caso, con 4 passaggi chiave e 10 cross, l’ex Fiorentina è stato il massimo generatore di occasioni dei bianconeri. Chiesa ha anche tirato 4 volte in porta, sfiorando il gol in diverse situazioni: una sua conclusione da fuori è andata vicinissima al palo. Insomma, il Napoli è parso fragile quando i bianconeri hanno alzato l’intensità.

Non è però bastato per segnare. E’ mancata precisione negli ultimi metri, con Ronaldo che non ha trovato il gol nonostante ben 9 tiri e un Morata in condizioni davvero opache. Nelle ultime gare avevamo lasciato una Juve che era stata tanto senza palla, ma che aveva disputato gare molto solide. Oggi, in una partita dove bisognava gestire il possesso, i bianconeri sono stati deludenti, crescendo solo nel finale dopo un pessimo approccio. In vista del match contro il Porto, squadra che si distingue per un baricentro basso, la Juve deve assolutamente ritrovare fluidità e intensità nella circolazione di palla.

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