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Avvocato Durante: «E’ accanimento sulla Juve. Santoriello…» – ESCLUSIVA

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Dal video del pm Santoriello agli ultimi sviluppi sul caso plusvalenze: l’Avvocato Durante commenta così a Juventusnews24

Tanto stanno facendo discutere le parole del video del pm Ciro Santoriello trapelato nelle ultime ore sui social, in cui il pubblico ministero parla apertamente di odio verso la Juve. Di questo e non solo ha parlato, a Juventusnews24, l’Avvocato Massimo Durante.

Cosa ne pensa delle parole di Santoriello?

«Penso che di fronte a una palese dimostrazione di imparzialità vengano meno i cardini di una normale civiltà giuridica. Mi creda, per il mestiere che faccio mi risulta imbarazzante commentare questo tipo di esternazioni, perchè non si è limitato a dire “sono un tifoso del Napoli”, cosa che per gli organi che devono giuridcare andrebbe nascosta, ma qua si è andato oltre perchè ha detto anche che odia la Juve. Io credo che a livello politico arriveranno provvedimenti in questo caso».

Secondo lei questo video potrà cambiare qualcosa per le sorti della Juve?

«Questo si era capito già prima della pubblicazione del video. Se facciamo un parallelismo su cosa succede ora alla Juve e cosa succede in Premier al City, dove viene contestata la violazione di tutti quei principi, ma lo si fa ora dopo indagine durata 4 anni, è assurdo. Da loro non ci sarà una pena da infliggere a campionato in corso, perchè lì viene applicata alla perfezione la civiltà giuridica».

Vien da sè che un tifoso juventino a questo punto non può che pensare che si ragioni con la sciarpa al collo.

«Questo è sicuramente un accanimento verso la Juve, soprattutto alla luce di quanto abbiamo sentito con le nostre orecchie, però credo avrà effetto boomerang. Sono fiducioso nel fatto che prima o poi si giunga ad una soluzione. Già nel 2006 avevamo visto la conclusione di Calciopoli, oggi ne vogliono fare un’altra ma non ci riusciranno perchè la Juve è un patrimonio sentimentale dei tifosi e non riusciranno a farla fuori un’altra volta».

Quanti sono i parallelismi proprio con Calciopoli? Nota qualcosa di simile nell’aria che si respira attorno alla Juve?

«L’unico parallelismo e filo conduttore è l’odio persistente verso la Juve. Poi i fatti sono diversi ma sono appunto uniti dal filo conduttore. Chi tifa Juve tifa quella squadra e basta. Chi non è tifoso juventino in primis odia la Juve, poi tifa la squadra che sceglie. E quando ci penso capisco che tifo per una squadra davvero importante».

Ma se la norma sulle plusvalenze non esiste com’è possibile che alla Juve sia stato dato un -15 a campionato in corso?

«E’ come se venissimo condannati per aver ucciso una persona che è in vita. Io non mi stupisco più per chi pone in essere queste distorsioni, ma mi stupisco per i vertici che non impediscono alle persone di porre tali distorsioni. La politica dovrebbe disciplinare questo caos».

Che possibilità ha la Juve al Coni?

«Alla luce di quanto è uscito oggi, con questo video, io credo abbia buone possibilità, superiori al 50%. E’ un po’ l’unico modo per poter tamponare la falla, però non è che tamponando una falla si evita che in futuro possa accadere qualcosa di simile. Bisognerebbe azzerare i vertici e con ricambio generazionale andare a dettare normative serie, giuste e con uomini al di là di ogni sospetto. Avere davanti una figura che mi dice che odia la parte che va giudicata a processo è una cosa inconcepibile. E tra l’altro la cosa che mi stupisce è un’altra».

Prego.

«Con il suo procedimento la Giustizia Sportiva ha violato il “ne bis in idem“, cioè il “non due in uno“. Cosa significa? Significa che non si può giudicare due volte la stessa persona per lo stesso comportamento e invece qui lo hanno fatto apertamente».

Sul filone stipendi quali potranno essere le ripercussioni?

«Alla luce di quello che è successo io le lascio immaginare. Abbiamo lo stesso filo conduttore, io credo che a questo punto non basta più una penalizzazione, nel disegno magari c’è qualcuno che vuole la Juve non in B ma addirittura in C. Non ci sono limiti, bisogna solamente stare a vedere cosa succederà, ma se a metà percorso già siamo a questo punto…».

E sul fronte Uefa invece?

«Io credo che l’Uefa sia giunta alla considerazione che avrà poca vita. Secondo me nel giro di pochi anni ritornerà in auge la Superlega e l’Uefa dienterà un ricordo. Con l’andare degli anni anche a livello internazionale l’Uefa non avrà l’esclusiva sull’organizzazione di competizioni europee».

Si ringrazia l’Avvocato Massimo Durante per la cortesia e la disponibilità dimostrate nel corso di questa intervista

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