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Anche al Dall’Ara la solita storia: il Var ha un occhio aperto e uno chiuso…

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In Bologna-Juve si ripete la solita storia: fallo di mano in area da parte di Mbaye e spallucce di Banti. Il Var ha un occhio aperto e uno chiuso, mentre con altre “big”…

Con un occhio chiuso ed uno aperto. Che, trattandosi di Var, non è un gran presupposto. Al Dall’Ara, tanto per cambiare, va in scena l’ennesimo capitolo del grottesco romanzo stagionale dedicato ai replay che – almeno nelle intenzioni – avrebbero dovuto garantire un supporto alla direzione di gara degli arbitri. Ma che, in realtà, stanno facendo più danni che altro. E così anche contro il Bologna c’è Mandzukic che svetta di testa in area, Mbaye che ribatte con una mano protesa in cielo e Banti che fa spallucce. Anzi, meglio ancora: replica con un eloquente “L’ha presa di testa” ai bianconeri che si lamentano del mancato provvedimento, indicando l’auricolare e dunque il fatto che l’ormai famigerato “silent check” abbia fatto il suo corso.

Un nuovo episodio da andare dunque ad aggiungere ad una lista lunga ormai quanto quella della spesa di una famiglia piuttosto numerosa. Tra azioni controllate in maniera rivedibile, altre totalmente ignorate ed episodi rivisti da una parte del campo ma non d’altra. Nel saldo finale di errori e scompensi, intanto, la Juve non sorride di certo. Mentre nella parte alta della classifica ci sono squadre che grazie all’intervento “provvidenziale” del Var hanno già messo da parte una buona dozzina di punti…

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