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Casarin: «Molti più rigori e cartellini nell’era VAR rispetto agli ultimi anni»

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Casarin: «Molti più rigori e cartellini nell’era VAR rispetto agli ultimi anni». L’ex disegnatore parla dei principali cambiamenti recenti

Paolo Casarin, ex disegnatore arbitrale, ha scritto sul Corriere della Sera riguardo il movimento arbitrale italiano durante gli del VAR.

CAMBIAMENTO«Alla 22ª di serie A gli arbitri hanno fischiato secondo le indicazioni del loro designatore che, ovviamente, ha messo in atto rigorosamente le raccomandazioni dell’Ifab. Come era facile prevedere anche ieri sono stati fischiati molti rigori (8), mostrati molti gialli, fischiati più falli degli ultimi anni. Questo è stato chiesto, da agosto, agli arbitri e questi sono i risultati che mostrano la volontà dell’Ifab di aumentare la severità in generale. Sul campo attraverso i cartellini, in area attraverso un numero di rigori (finora 104) mai visti prima. Molti per tocchi di mano discutibili e penalizzanti i difensori ma molti altri per contatti tra atleti in movimento casuale in area. Naturalmente non tutti sono come quello concesso al Lecce da Rocchi, solare e giusto. Ci sono stati anche tanti mezzi rigori fischiati, come quello a danno della Fiorentina, che probabilmente è previsto nel progetto dell’lfab. Non bastasse la Var è ancora in fase iniziale con compiti mescolati tra arbitri di campo e arbitri di scrivania. In Europa, salvo l’Italia, nessun segue così fedelmente l’Ifab eppure ognuno pensa di essere nel giusto. All’Uefa, nel caso di un fallo di mano noto a tutti, 5 top allenatori europei hanno visto il rigore e gli altri 5 si sono messi a ridere dei colleghi! Dimenticavo, ma perché al tavolo delle regole, i giocatori sono assenti come agli albori del calcio?».

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