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Catiuscia Polzella (Crazy Radio): «Benevento amico del Napoli? Non proprio… Ma la Juve faticherà» – ESCLUSIVA

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La speaker di Radio Strega, in esclusiva per Juventus News 24, ci proietta verso il match del Vigorito. Le parole di Catiuscia Polzella su Benevento-Juve

In occasione di Benevento-Juve, testacoda della 31ª giornata di Serie A, abbiamo fatto una chiacchierata con Catiuscia Polzella, giovane speaker della stazione online “Crazy Radio“. La co-conduttrice della trasmissione “Lui, Lei e la strega“, nonché grande esperta della squadra sannita, ci ha introdotto nel mondo giallorosso. Iniziamo a vivere l’atmosfera che si respirerà al “Ciro Vigorito” attraverso le sue parole, rilasciate in esclusiva a Juventus News 24.

Benevento e Juve: entrambe, in un certo senso, arrivano da un 3-0. Le Streghe sono in un ottimo momento mentre i bianconeri sono reduci dal “cappotto” europeo. Pensi quindi che i giallorossi possano mettere in difficoltà Madama? «Dopo la pesante sconfitta rimediata all’Olimpico contro la Lazio ed il ritiro punitivo, il match di mercoledì contro l’Hellas Verona ha rappresentato per i sanniti una boccata d’aria. I ragazzi di Mister De Zerbi hanno messo in campo una partita a dir poco perfetta: per la prima volta in questa Serie A, nessuna sbavatura, nessuna distrazione, nessuna sventura, anzi mai come in questo caso, la squadra giallorossa sciupa tantissime opportunità per chiudere la partita molto tempo prima di quanto non è riuscita a fare. Se ripartiamo da questa prestazione, da questo gioco frizzante e voglioso, dalla grinta e dall’orgoglio dimostrato, la Juventus non se la passerà bene al Ciro Vigorito, un po’ come è stato per l’andata, quando una spettacolare punizione di Ciciretti e la porta stregata di Brignoli, ci hanno regalato l’illusione di un’impresa leggendaria. Insomma, la Juventus è avvisata».

 Da un punto di vista ambientale immaginiamo che a Benevento questa partita sia considerata un evento più unico che raro. Come sta vivendo la città l’avvicinamento alla sfida? Quale sarà la risposta del “Vigorito”?
«Come già è capitato per altri club blasonati come Torino, Inter o Milan, la Juventus è attesissima in città. Se consideriamo che fino a soli due anni fa Benevento ospitava società ben più modeste, l’emozione è comprensibile. Tifosi e curiosi sono già pronti a scattare le foto ai propri beniamini e godersi lo spettacolo in campo. I campioni d’Italia saranno accolti da un Ciro Vigorito completamento sold out, con tanti tifosi bianconeri ma altrettanti supporters giallorossi. Nonostante la Juventus è una delle squadra più tifate d’Italia, come si dice dalle nostre parti, “ A Benevento si tifa Benevento” chiunque sia l’avversario. Aldilà del risultato, lo spettacolo dentro e fuori dal campo è assicurato».
Nelle ultime settimane si è fatto un gran parlare di “Scansuolo” e delle società “amiche” della Juventus o presunte tali. Che opinione ti sei fatta a riguardo? In tal senso credi che il Benevento possa “fare un favore” al Napoli?
«In un campionato difficile come quello italiano, mi risulta difficile credere che ci possano essere squadre “amiche”. Ognuno ha il proprio obiettivo e cerca di fare il massimo per raggiungerlo. Lo stesso farà il Benevento sabato contro la Juventus. Fino a quando la matematica non ci condanna è nostro preciso dovere continuare a credere nella salvezza, proprio come ci ha ricordato Diabatè nel post partita contro l’Hellas. Riuscire a fare punti anche contro la Juventus aumenterebbe le possibilità di una miracolosa salvezza. Poi se questo coincide con un “fare un favore” al Napoli , diciamo che ci può fare anche piacere. Poi, dobbiamo ricordare che durante il campionato Vigorito e De Laurentis si sono scambiati una serie di battute al vetriolo che lasciano spazio anche ad altre interpretazioni. Insomma, amici si, ma fino ad un certo punto».
Quale sarà l’undici a cui si affiderà De Zerbi contro la Juve? Ballottaggi in corso? Assenze pesanti?
«Mister De Zerbi ci ha abituato a stravolgimenti e colpi di scena che rendono difficile indovinare chi saranno gli 11 in campo. Saranno di sicuro out Parigini, Memushaj, Letizia, fuori per squalifica e, a sorpresa, Costa e D’Alessandro. Rientreranno, invece, Puggioni e Sagna, che ha ripreso ad allenarsi con il gruppo. Confermata la convocazione per i giovani Sparandeo, Rutjens, Volpicelli e Sanago. Il tecnico giallorossi, quindi, potrebbe optare per un 4-4-2 con Puggioni tra i pali con Sagna, Djimsiti, Tosca, Venuti sulla linea difensiva; a centrocampo, potrebbe tornare Sandro con Djuricic, Viola e Guillherme. Non mancherà Enrico Brignola, dubbio tra Iemmello e Diabaté, reduce da una doppietta e acclamato dai tifosi giallorossi».
Il Benevento si è rinforzato moltissimo nell’ultima finestra di mercato, acquistando diversi giocatori di grande esperienza internazionale. Per quale motivo questi interpreti non sono arrivati a inizio stagione? La salvezza, che oggi appare utopica, sarebbe stata possibile?
«Lo scorso anno abbiamo vissuto un vero e proprio sogno: dalla Lega Pro, siamo stati direttamente proiettati nel calcio che conta. Se da un lato questo ci ha riempito d’orgoglio, dall’altro si è rivelato qualcosa che non ci aspettavamo. Purtroppo abbiamo pagato l’inesperienza e la scarsa conoscenza del mondo della massima serie. Dopo il deludente avvio di campionato, il Presidente Vigorito  ha cercato in tutti i modi di trovare una soluzione e di aggrapparsi con le unghie e con i denti al sogno della salvezza. Da qui gli arrivi dei vari Sandro, Sagna, Djuricic, Giullherme, giusto per citarne qualcuno, che hanno portato esperienza e organizzazione ad una squadra che psicologicamente era a terra. Sicuramente con loro fin dall’inizio avremmo potuto guardare una classifica diversa in questo momento, ma con i se e con i ma non si fa la storia. Dopo l’ottima prestazione contro l’Hellas, se da un lato siamo orgogliosi, dall’altro siamo anche rammaricati, perché siamo ancora più sicuri di occupare un posto in classifica che non rispecchia per  nulla il livello della squadra. Tuttavia, il nostro dovere adesso è credere che l’impresa sia ancora possibile. Noi sanniti per definizione siamo un popolo che non molla mai e non lo faremo neanche in questo caso. Poi se retrocederemo in Serie B, sarà solo per riorganizzaci e tornare in Serie A con maggiore lucidità e consapevolezza».
Brignola: giovane che si è messo in luce nel finale di stagione. Pensi possa essere pronto per il grande salto? Lo consiglieresti, per esempio, alla Juve?
«Il nostro “Baby” Brignola è la grande rivelazione di questo campionato. Enrico ci mette la grinta e la passione, corre avanti e indietro, lotta su ogni palla, contro ogni avversario, cerca il goal con la determinazione di un fuoriclasse, senza mai lasciarsi intimidire dall’esperienza di chi ha di fronte. È l’uomo del momento, il beniamino di tutta una tifoseria, perché lui non solo è un sannita purosangue, ma incarna tutto ciò che ogni giallorosso vuole: corsa, qualità e tanto sacrificio. Sono queste le doti che gli hanno permesso di diventare titolare a soli 19 anni nella massima serie, ad essere convocato in Nazionale Under 19, ad essere notato da tanti club blasonati. Per le sue qualità tecniche e morali, per Brignola si prospetta realmente una carriera ricca di successi. Allo stesso tempo, però, da tifosa non posso consigliarlo né alla Juve né a nessun altro. Brignola è il nostro talismano e faremo di tutto per tenercelo stretto!».
De Zerbi ha dichiarato che la Juventus è ancora in grado di andare a Madrid per ribaltare il risultato dell’andata. Ritieni che i bianconeri abbiano qualche speranza per il passaggio del turno In Champions?
«Attualmente, il panorama del calcio mondiale è interamente dominato dalla Spagna. La vittoria schiacciante di Real Madrid e Barcellona su Juventus e Roma n’è la prova. A ciò si aggiungono mostri sacri come Cristiano Ronaldo e Leo Messi che hanno legato indissolubilmente le loro spettacolari giocate a questi club. Tuttavia, se crediamo nel miracolo della salvezza del Benevento, nonostante la situazione tragica che ci dà già per spacciati, non vedo perché non dovremmo credere che la Juventus possa passare il turno. Dopotutto, come si suoi dire, la palla è tonda e tutto può accadere. Anche che la Juventus resti “stregata” di fronte alla bolgia del Ciro Vigorito!».
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