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Champions, ora cosa manca alla Juve per qualificarsi?

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Il pari di Lisbona rinvia il match-ball qualificazione già alla prossima giornata contro il Barcellona (allo Stadium), ma c’è l’incubo Istanbul

Quel gol di Snejder non è ancora stato superato. Perchè ci sono ferite che si rimarginano e stress post traumatici che non passano. Istanbul per la Juve rientra nella seconda categoria. Quando ai bianconeri, allora ancora di Antonio Conte, bastava un pareggio per qualificarsi, ma l’1-0 in extremis li condannò all’Europa League. Ora la situazione è comunque diversa. L’1-1 a Lisbona costringe però lo stesso a fare due calcoli.

La classifica recita: Barcellona a quota 10, Juventus 7, Sporting 4 e Olympiacos 1. A meno due partite dalla fine ai bianconeri basta mantenere il gap di tre punti con lo Sporting per qualificarsi agli ottavi. Non è però tramontata neppure l’ipotesi primo posto, anche se resta molto difficile. Il Barcellona che pareggia a reti bianche in Grecia tiene tutto aperto. Prossimo appuntamento allo Stadium mercoledì 22 novembre proprio contro i blaugrana.

Ecco tutti gli scenari. Se la Juve vince su Messi e compagni è qualificazione certa. Anzi andrebbe a pari punti col Barça, ma per il primo posto si guarda agli scontri diretti quindi bisogna ipotizzare almeno un 3-0 (come al Camp Nou). In caso di pareggio e di contemporanea vittoria dello Sporting sull’Olympiacos, i lusitani andrebbero a meno uno. A quel punto tutto verrebbe rimandato alla gara contro i greci nell’ultimo turno. Se la Juve invece perdesse contro i catalani, lo Sporting vincendo la raggiungerebbe in classifica. Poi però l’ultimo turno recita Olympiacos-Juventus e Barcellona-Sporting Lisbona. In sostanza basta fare quattro punti nelle prossime due partite, forse anche meno (se lo Sporting non le vince tutte). Sulla carta strada in discesa per la compagine di Allegri. Ma il fantasma di Istanbul continua ad aleggiare.

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