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Comolli sarà il nuovo AD della Juve: Elkann gli affida i pieni poteri, ecco quali saranno i suoi compiti

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Comolli sarà il nuovo AD della Juve: tutti i dettagli sul ruolo e sui compiti del dirigente francese, le ultimissime

Una “rivoluzione” non tecnica, ma che segna l’inizio di una nuova era. La Juventus ha definito il suo nuovo assetto di potere: come riportato da La Gazzetta dello Sport e confermato dalle liste per il nuovo CdA, Damien Comolli sarà il nuovo amministratore delegato, Maurizio Scanavino lascerà il suo incarico, e per Giorgio Chiellini si profila un prestigioso ruolo in Federcalcio, ma non nel board del club. A completare il quadro, l’ingresso di un rappresentante del nuovo socio di minoranza, Tether.

L’assemblea degli azionisti del 7 novembre ratificherà quella che è una svolta epocale. Si chiude ufficialmente la fase dell’emergenza, gestita con successo da Maurizio Scanavino, che ha raddrizzato i conti e superato la tempesta giudiziaria, lanciando anche un bond da 150 milioni di euro.

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Comolli al comando con pieni poteri

La nuova era ha un nome e un cognome: Damien Comolli. Il dirigente francese, scelto da John Elkann lo scorso giugno, assume i pieni poteri e diventa il nuovo amministratore delegato, punto di riferimento dell’intero organigramma bianconero. A lui il compito di riportare la Juve a vincere, mantenendo la rotta della sostenibilità economica, con l’obiettivo del pareggio di bilancio entro il 2027. La sua ascesa, da direttore generale ad AD, è stata rapidissima e testimonia la totale fiducia della proprietà nei suoi confronti.

La sorpresa riguarda invece Giorgio Chiellini. Contrariamente alle attese, l’ex capitano non entrerà nel Consiglio di Amministrazione bianconero. Per lui si aprono le porte della politica sportiva: il 3 novembre, infatti, verrà votato dalla Lega per entrare in Consiglio Federale in FIGC. Un ruolo strategico, da “ministro degli Esteri” della Juve, che gli permetterà di rappresentare il club all’interno del sistema calcio italiano.

Il nuovo CdA a nove membri vedrà la conferma di Gianluca Ferrero come presidente e l’ingresso di figure di altissimo profilo scelte da Exor, come Antonio Belloni e Guido de Boer. Un posto, inoltre, sarà riservato a un rappresentante di Tether, l’azionista di minoranza salito all’11,5%. La rivoluzione è servita: la Juve ha un nuovo condottiero e un uomo forte nelle istituzioni.

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