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Conferenza stampa Sarri post Juve-Sassuolo: le parole del tecnico

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Conferenza stampa Sarri post Juve-Sassuolo: il tecnico bianconero parla della prestazione della squadra al termine del match

Maurizio Sarri, allenatore della Juventus, parla in conferenza stampa al termine del match di campionato tra i bianconeri ed il Sassuolo.

LA GARA «Una squadra che aveva poca applicazione dal punto di vista tattico e la sensazione era che la squadra avesse pochissime energie fisiche e mentali. Dopo il gol dello svantaggio poi si è svegliata e abbiamo creato 6-7 palle-gol ma se alla fine regali 50 minuti agli avversari può succedere di non vincere. Abbiamo avuto questa colpa, non è facile dopo la Champions e dopo una gara dura di quella di Bergamo ritrovare le energie nervose e fisiche, soprattutto quelle fisiche. Non dovrebbe mai succedere ma quando succede ci vuole maggiore intelligenza nella gestione della gara. Se questa partita la portavamo in equilibrio al 60′, l’avremmo poi vinta nel finale, la sensazione è questa».

ERRORI«Se in un’azione facciamo tre errori consecutivi, vuol dire che qualcosa in quel momento ci sta mancando».

GIOCO«Nel primo tempo abbiamo avuto problemi nella fase di impostazione perché abbiamo esaltato ogni palla persa con le nostre posizioni in campo. Ogni palla persa era un contropiede e questo ti dà una sensazione più evidente rispetto a un errore tecnico in cui perdi palla e la riconquisti dopo averla riaggredita dopo 3 secondi. La squadra nel secondo tempo ha fatto 20 tiri in porta, ha creato 6-7 palle gol evidenti, abbiamo commesso errori in fase di impostazione esaltate dagli errori tecnici».

RONALDO «Io l’ho visto più vivo nei 30 minuti finali che nella partita iniziale, sta crescendo dal punto di vista della tenuta, dobbiamo lavorare al meglio dal punto di vista dell’esplosività per riaverlo al massimo».

RESPONSABILITA’«Non mi sembra ci sia un reparto che può essere immune da responsabilità, dietro abbiamo fatto tre cazzate consecutive, è inutile parlare di un reparto o di un altro. Abbiamo costruito tantissimo in 40 minuti nel secondo tempo, la reazione c’è stata ma se ti dovessi trovare una grande differenza con la partita vinta col Genoa e con questa non te la so trovare. Nell’altra siamo stati più applicati e ne vieni a capo meglio, qui siamo andati sotto per una serie di errori ed è stato più difficile venirne a capo. Il post-Champions dobbiamo metterlo a posto ma non è semplice per le motivazioni della squadra ma dobbiamo mettere a posto questo aspetto».

INCOSCIENZA «Può succedere a livello inconscio ma corrisponde ai nostri fabbisogni. Se io sento il bisogno forte di un obiettivo, il mio inconscio avrà grandi motivazioni. Questa squadra, avendo vinto tanto in Italia può avere meno motivazioni in campionato e può spendere tante energie in coppa ma è un aspetto da registrare. Il campionato è la manifestazione più lunga e una squadra va giudicata su questa e non sui tornei».

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