Contratto Spalletti Juve: cifre, durata e opzione rinnovo. La firma c’è già, manca solo l’annuncio: tutto quello che c’è da sapere sul nuovo mister bianconero

Contratto Spalletti Juve: cifre, durata e opzione rinnovo. Gli aggiornamenti sul futuro dell’allenatore bianconero

La firma c’è già, manca solo l’annuncio. L’ultimo atto formale prima che il nuovo destino prenda forma: Luciano Spalletti è il nuovo allenatore della Juventus. Secondo quanto riportato da Tuttosport, la trattativa, seguita in prima persona da Damien Comolli, si è conclusa positivamente. Le carte sono state siglate ieri sera, proprio mentre all’Allianz Stadium la squadra, guidata ad interim da Brambilla, ritrovava la vittoria contro l’Udinese.

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Contratto Spalletti Juve: tutti i dettagli

L’accordo trovato tra le parti è la sintesi perfetta tra la fretta del club di trovare una guida e la voglia del tecnico di rimettersi in gioco. Spalletti ha firmato un contratto di otto mesi, fino al termine della stagione, per una cifra che si attesta sui 3 milioni di euro più bonus. Una durata breve, quasi da traghettatore, che nasconde però una clausola fondamentale che apre a nuovi orizzonti.

Nel contratto è infatti previsto il rinnovo automatico in caso di piazzamento in Champions League. Se Spalletti riuscirà a portare la Vecchia Signora tra le prime quattro (o cinque, a seconda del ranking) del campionato, il suo accordo si prolungherà automaticamente fino a giugno 2027. Una missione alla portata per un tecnico come lui, abituato a salire sui treni in corsa per raddrizzarli, come già fatto in passato con Roma, Inter e Napoli.

Contratto Spalletti Juve: la sfida del rilancio dopo il flop azzurro

Perché un allenatore del suo calibro ha accettato una sfida così rischiosa e immediata? La risposta, secondo Tuttosport, risiede nella sua stessa essenza: «Luciano ha bisogno di assaporare quotidianamente l’odore del campo». Dopo la deludente esperienza da CT della Nazionale, forse «l’unico flop di una carriera straordinaria», il tecnico di Certaldo aveva una voglia matta di tornare ad allenare un club, di plasmare un gruppo.

E la Juventus rappresenta, forse, «il più arduo e affascinante dei mandati». Spalletti eredita un gruppo «disfatto, svuotato e impaurito», una squadra «fragile nel cuore e nella testa». La vittoria contro l’Udinese è stata solo una “timida reazione”, ma i problemi restano, come dimostrano gli “scricchiolii difensivi” visti anche ieri sera.

Il suo compito sarà quello di riportare la vita nello spogliatoio, di «rivitalizzando chi – da due anni a questa parte – pare ormai aver perso definitivamente la bussola» (il riferimento a Teun Koopmeiners è chiaro) e di rimettere al centro del progetto giocatori come Dusan Vlahovic (che nelle sue idee può superare i 20 gol).

Spalletti Juve: la benedizione di Elkann e la mossa di Comolli

Questa scelta, forte e rischiosa, ha ricevuto la benedizione della proprietà. La presenza di John Elkann allo Stadium per Juve-Udinese è stato un segnale forte. Il numero uno di Exor, in costante contatto con Damien Comolli, ha approvato la nomina di Spalletti. L’AD francese, definito il «pioniere della svolta», sa che se la scommessa sarà vinta, sarà ben lieto di rimettersi a un tavolo per ridiscutere l’intero contratto (ingaggio e staff), che al momento non prevede l’arrivo immediato di tutti gli uomini di fiducia del tecnico. L’ufficialità è attesa per oggi: lo spettacolo, come ama dire lui, può avere inizio.