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«Cristiano Ronaldo fece le visite con la Juve: ecco perché sfumò l’affare»

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Il fenomeno portoghese del Real Madrid, Cristiano Ronaldo, poteva essere della Juve. Ecco il racconto di Gianni Di Marzio

La Juventus aveva in pugno Cristiano Ronaldo. Nel 2002-2003 la Juve inviò i suoi osservatori in Portogallo per seguire Ricardo Quaresma ma Gianni Di Marzio, capo degli osservatori bianconeri per l’estero, rimase folgorato da quello che sarebbe diventato CR7 e lo segnalò alla Juve. I bianconeri avevano chiuso per l’arrivo del portoghese ma Marcelo Salas rifiutà il trasferimento allo Sporting Lisbona e fece naufragare l’affare.

«Era la stagione 2002-2003 – racconta Gianni Di Marzio a gianlucadimarzio – A quei tempi ero responsabile dell’area estera della Juventus. Mi trovato in Portogallo, seguivo da vicino Quaresma. Poi, durante un match di campionato dello Sporting (contro il Belenenses, per la cronaca), a 20-25 minuti dalla fine della partita, entrò questo ragazzino. Era il più giovane che c’era nella distinta. Segnai il suo nome. E iniziai a seguirlo, si posizionò largo sulla sinistra. Intanto, più in basso rispetto alla mia posizione, una signora batteva a lungo le mani: lì, capii che quella era la madre».

Prosegue il raccon Gianni Di Marzio: «Presi le generalità del ragazzo, scambiai i numeri di telefono. E poi ne parlai con la Juventus, Moggi e Ceravolo che erano i miei responsabili diretti. Cristiano Ronaldo fu realmente ad un passo dal vestire bianconero, fece anche delle visite e un piccolo provino. Ma nella trattativa doveva essere inserito anche Marcelo Salas. Lui, però, aveva voglia di tornare in Sudamerica visto che è cileno. Infatti, il River Plate pressava da vicino per averlo. E così Salas andrò in Argentina, e Ronaldo invece non arrivò alla Juventus».

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