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Cuadrado si racconta a Dazn: «Rinnovo, balletti e quel retroscena su Zuniga»

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Juan Cuadrado, esterno della Juve, è stato il protagonista di 1vs1 su Dazn. Tutte le parole del colombiano

Intervistato da Dazn nel format 1vs1, Juan Cuadrado ha parlato così.

RINNOVO – «Sono molto tranquillo, la società sta lavorando. Le parti stanno parlando. Speriamo di continuare e rimanere qui, perché sono molto contento di essere in questa famiglia, la Juventus».

DRIBBLING«È qualcosa che ho allenato tantissimo quando ero piccolo in Colombia, con un allenatore che insisteva molto su come farlo, in che momento e in quale situazione. Oggi continuo ad allenare questo fondamentale. Sta qui il segreto: continuare a puntare l’uomo nei momenti in cui si può. Adesso sto cercando di giocare più semplice, perché Allegri insiste molto su questo punto. Devo cercare l’uno contro uno solo nei momenti decisivi».

GOL ALLA FIORENTINA«A volte lo sento, a volte parto così. Nella partita contro la Fiorentina Allegri mi ha chiamato per entrare. Mancavano 15 minuti più o meno. Io aspettavo: “Ma quando mi mette?”, pensavo. Stavo guardando il tempo perché sentivo che potevo aiutare la squadra. Per fortuna sono entrato e ho fatto gol».

BALLETTI – «È nel sangue, a volte sono a casa e mi metto a ballare con i miei figli. A volte metto musica tranquilla e mio figlio mi dice papà questa è troppo lenta non mi piace, perché a lui piace sentire la musica e la salsa: fa parte di quasi tutti noi sudamericani. Dico sempre a Chiesa di ideare qualcosa che possa trasmettere allegria e felicità quando facciamo gol. Però non ci sono tanti compagni a cui piace ballare. Forse McKennie, gli altri così così. Morata è sicuramente il peggiore».

ZUNIGA«È stato uno tosto da affrontare, quando giocava nel Napoli. Giocava spesso a sinistra e ci incrociavamo. Mi conosceva ed era troppo veloce. Non più veloce di me ma era forte: ti spostava e si piantava molto bene quando doveva difendere».

VLAHOVIC «Dusan è un giocatore importante. E’ molto forte e ci aiuta tanto a fare salire la squadra. E’ adatto alla Juventus, ha enormi margini di miglioramento e può dare grandi soddisfazioni ai tifosi bianconeri» .

AKE’ «È bello e mi rende orgoglioso. Marley è un giocatore che mi piace perché ama puntare sempre l’uomo e penso che possa diventare un grande campione».

ALLENATORE PIU’ SEVERO «Penso Guidolin».

STADIO PIU’ BELLO DOVE HA GIOCATO «Etihad Stadium».

TEMPO LIBERO «Ci sono tanti libri che contengono informazioni bellissime. Quello che mi piace di più è la Bibbia perché ti fa vedere la vita in un’altra maniera».

DA BAMBINO «Avevo il sogno di diventare un grande campione. Ero un bambino che ha creduto molto nei sogni che Dio aveva messo nel suo cuore. Non è stato facile ma quel bambino voleva realizzare il suo sogno con tanta perseveranza e disciplina. Quel bambino ha raggiunto quello che voleva».

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