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Danilo si racconta a DAZN: «Sono arrivato alla Juventus nel momento giusto»

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Danilo, difensore della Juve, ha parlato a DAZN nel format Culture. Le dichiarazioni del calciatore bianconero

Nel format Culture di DAZN, Danilo si è raccontato. Le parole del difensore della Juve.

GOL ATALANTA – «Me lo sentivo quando sono andato in area, Dybala ha crossato e sono riuscito a fare questo goal importantissimo per noi».

ORIGINI «Sono andato per la prima volta in spiaggia a 17 anni. Vengo da Bicas, una città in cui c’è una piazza e una chiesa e tutti si conoscono. Un posto molto piccolo» .

JUVE – «Quando ho iniziato a giocare pensavo che avrei trascorso tanto tempo in una sola squadra, invece questo lungo viaggio mi è servito tanto e mi ha fatto arrivare alla Juventus nel momento giusto».

CARNEVALE DI RIO – «Non sono mai stato lì perché comunque ho lasciato il Brasile molto presto per andare in Portogallo. Il carnevale si vive in maniera diversa nelle città piccole: in quei cinque giorni di festa vedi la gente in maniera totalmente diversa rispetto al quotidiano. Si va in strada con canzoni a ballare, travestendosi».

INGHILTERRA«”Sei Danilo!”, e io rispondevo “Sì, posso prendere un caffè?”. La gente pensa che i calciatori fanno soltanto una vita particolare, ma a me piace tanto stare coi piedi per terra».

GUARDIOLA «I giocatori che hanno la fortuna di lavorare con Guardiola, se sono intelligenti, è come se facessero un corso d’allenatore».

YOSHIDA «Ci siamo affrontati in Inghilterra, lui giocava al Southampton in Inghilterra e io al City».

GIOCATORE ROCCIOSO «Sono stato quel terzino lì, brasiliano, spingere sempre con skills. Ma la vita cambia, devi adattarti ai cambiamenti».

NEYMAR «C’è una vecchia storia, spesso ne parliamo in nazionale. C’era una partita con l’Atletico Paranaense. Lui è andato a dormire alle 4 di mattina: la partita la vincemmo 4-0 e ne aveva fatti 4, 2 in più poi in fuorigioco. Andando a dormire alle 4».

TATUAGGIO DELLA CROCE «Ogni volta che vado a letto, faccio le mie preghiere, prima delle partite e dopo, al mattino quando mi alzo. E’ una maniera di ringraziare Dio per quanto vivo. Siamo fortunati ad avere la vita che abbiamo. Ci sono tante diseguaglianze tra ricchi e chi ha meno, sono tante».

DUE ASSOCIAZIONI «Futuro Redondo. L’abbiamo da 4 anni, nella mia città e in quelle attorno. Aiuta i bambini a non stare per strada. Voce Futura è iniziato da un mese, con l’obiettivo di dare luce e fare iniziative con persone positive».

CAPOEIRA«È stata inventata dagli schiavi, che utilizzavano per difendersi. L’ho fatta da bambino. Una mossa? Faccio il macaco. Calci all’aria? Li faccio in allenamento, quando mi inc***o un po’»

CAIPIRINHA «Ho un amico, Dudù, il mio migliore amico. Gliel’ho fatto imparare, così me lo fa».

CHURRASCO «Il pezzo forte è la Picanha. I miei non avevano tanti soldi, a Natale e Capodanno si faceva sempre churrasco, nulla di diverso».

PROVERBIO IN BRASILIANO«Quando chiedevo di andare da qualche parte, mia madre diceva sempre no. “Tu non sei come tutti”. Dopo, ripensandoci, era vero. Quando ho iniziato a giocare a calcio, tante volte i miei amici volevano andare a fare serata, mi chiamavano e mi dicevano: “Andiamo tutti!” E mi dicevo “No, tu non sei tutti'” Aveva ragione mia madre, dovevo restare concentrato sulla mia carriera».

REGALI «Regalo il libro, per me è stato molto importante. Devo imparare ancora tanto. E poi ho portato la Guaranà, nel freezer ed è buonissima. Questa è anche facile da aprire. Sul libro? Ho scritto che bisogna fare attenzione alla prima azione del giorno. Devi fare 10-15 cose, se pensi a tutte non ne fai neanche una. Pensa una alla volta».

QUANDO SMETTE – «Torno a Bicas, a pescare. A casa mia abbiamo fatto un lago grande, e abbiamo messo i pesci che volevamo».

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