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De Sciglio paradosso futuro: fiducia Juve e Nazionale. Ma il rinnovo…

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De Sciglio paradosso futuro: fiducia alla Juve che vale la chiamata. Resta ancora aperta, però, la questione rinnovo con i bianconeri

Dalla fiducia di Allegri alla Juve al premio Nazionale. Mattia De Sciglio prosegue il suo 2022 mettendo a mosaico un’altra tessera nel suo percorso di consapevolezza intrapreso quest’anno al suo ritorno a Torino. C’è anche il suo nome tra i 35 scelti da Roberto Mancini per lo stage di Coverciano, dal quale il ct schiuderà l’elenco definitivo per i playoff di qualificazione al Mondiale in Qatar.

Parabola in ascensione per il terzino, autore di 15 presenze totali fino a questo momento con la Juventus. Una piccola curiosità ad impreziosirle: il suo anno si è aperto con il gol (decisivo) a Roma e l’assist con l’Udinese per McKennie. Mai, prima di questa stagione, aveva partecipato a due reti in due partite consecutive. Allegri gli ha dato fiducia, in campo e a parole: «È un ragazzo che ha debuttato al Milan quando era giovane e penso che abbia fatto metà della carriera che poteva fare per le sue qualità tecniche. Usa destro e sinistro allo stesso modo. Il problema della sua carriera è caratteriale: per giocare non servono solo i piedi, ma serve la testa».

Resta ancora, però, un grande paradosso. Alle prestazioni positive in campo si contrappongono le ombre sul suo futuro. De Sciglio è tra i sei giocatori a scadenza di contratto a giugno: ancora nessun segnale su un possibile rinnovo. Valutazioni, anche per lui, rimandate a dopo il CdA di febbraio, con la dirigenza che solo nei prossimi mesi pianificherà la nuova stagione. E le continue risposte in campo del laterale classe ’92 impongono serie riflessioni

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