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Emergenza Coronavirus: cosa cambia per lo sport in Italia dal 26 aprile

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Emergenza Coronavirus: cosa cambia per lo sport in Italia dal 26 aprile. Calcetto, tifosi allo stadio: quel che c’è da sapere

(di Sandro Dall’Agnol) – Finalmente uno spiraglio di normalità dopo lunghi mesi a intristirsi di fronte a stadi vuoti o sospirando al pensiero di una partita di calcetto con gli amici. L’annuncio del Presidente del Consiglio Mario Draghi ha colto per certi versi di sorpresa, scatenando un’ondata di insospettabile entusiasmo.

Obiettivo zona gialla, dunque, per provare a riscoprire antichi piaceri che un tempo ci parevano quasi banali. Ora che invece tutto o quasi assomiglia a chimere, per definizioni irraggiungibili, il countdown è scattato in maniera semplice e naturale.

Nella prima metà di maggio la data cerchiata sul calendario per entrare nuovamente negli stadi, con un capienza limite fissata a 1000 o 2000 unità. Per quanto il sottosegretario alla Salute Costa si sia affrettato a frenare la libidine, smontando il concetto di ufficialità, la sensazione è che l’accelerata sia stata nettissima e decisiva.

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