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Esonero Tudor, Comolli spiega i motivi per cui è finito il rapporto con l’ex tecnico bianconero: «Glielo ho detto chiaramente»
Esonero Tudor, Comolli spiega i motivi per cui l’ex allenatore della Juventus è stato allontanato: «Glielo ho detto chiaramente». Le parole del dg
Durante la conferenza stampa di presentazione di Luciano Spalletti come nuovo allenatore della Juventus, il Direttore Generale Damien Comolli ha avuto il compito non solo di introdurre il nuovo tecnico, ma anche di spiegare le ragioni che hanno portato alla fine traumatica del rapporto precedente.
Inevitabilmente, i giornalisti hanno chiesto conto dell’esonero di Igor Tudor. Comolli ha risposto in modo diretto e pragmatico, senza cercare alibi, riconducendo l’intera decisione a una sola, inappellabile motivazione: l’andamento della squadra.
Queste le dichiarazioni del DG bianconero sull’argomento: «Risultati, la mancanza di risultati, questo è stato il motivo. Abbiamo pensato di rimanere con Tudor perché pensavamo che questo ciclo di risultati negativi si sarebbe fermato. La squadra non aveva performato al massimo e gli ho detto chiaramente questo. Quando ci sono risultati negativi, se avessimo continuato così non avremmo ottenuto vittorie. Ho chiesto un nuovo allenatore lunedì, ho chiesto a Brambilla di contribuire e poi abbiamo scelto Spalletti».
Dalle parole di Comolli emerge un quadro chiaro. La società non ha agito d’impulso, ma ha provato a dare fiducia a Tudor, nella speranza che il «ciclo di risultati negativi si sarebbe fermato». Tuttavia, la dirigenza era pienamente consapevole dell’involuzione in atto, al punto che Comolli stesso ammette di aver affrontato la situazione con il tecnico: «La squadra non aveva performato al massimo e gli ho detto chiaramente questo».
La rottura si è consumata nel momento in cui è subentrata la certezza che, proseguendo su quella linea, la Juventus non avrebbe raggiunto i suoi obiettivi («non avremmo ottenuto vittorie»).
Comolli ha poi svelato la rapida timeline degli eventi che hanno portato al cambio: la richiesta di un nuovo allenatore è partita lunedì, seguita dal coinvolgimento di Brambilla (presumibilmente per la transizione) e dalla successiva, rapida scelta di affidare la panchina a Luciano Spalletti per invertire la rotta.
QUI LE DICHIARAZIONI INTEGRALI DI COMOLLI
