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Fagioli all’Ordine Psicologi: primo incontro pubblico del suo percorso riabilitativo. Il comunicato

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Fagioli all’Ordine Psicologi: primo incontro pubblico del suo percorso riabilitativo. Il comunicato sull’appuntamento di ieri

Si è tenuto ieri il primo incontro pubblico di Nicolò Fagioli, centrocampista della Juve attualmente squalificato, per il suo percorso di riabilitazione. Di seguito la nota diffusa dall’Ordine degli Psicologi.

COMUNICATO «È iniziato nella serata di ieri, mercoledì 17 gennaio, con un incontro organizzato dall’Ordine degli Psicologi del Piemonte presso la propria sede di Torino e realizzato in collaborazione con Juventus, il percorso di riabilitazione del giocatore Nicolò Fagioli, secondo quanto disposto dalla Procura Federale della FIGC in relazione alla sanzione irrogata all’atleta, per aver violato il divieto di scommesse sportive per i tesserati.

Si è trattato del primo della serie di dieci appuntamenti pubblici previsti a integrazione del piano terapeutico intrapreso da Fagioli, il quale, dinanzi a un pubblico di una trentina di esponenti della categoria professionale, ha raccontato la propria esperienza affiancato da Giuseppe Vercelli, responsabile dell’Area Psicologica di Juventus e psicologo presso il J-Medical, e da Paolo Jarre, psichiatra incaricato di assisterlo come terapeuta. Un intenso momento di dialogo e condivisione durante il quale sono stati trattati i principali temi correlati al disturbo da gioco d’azzardo nella personale esperienza del calciatore: la vulnerabilità individuale e la responsabilità pubblica, i rischi e le potenzialità della comunicazione, il valore della testimonianza quale esempio, in particolare, per le giovani generazioni.

L’incontro è stato aperto dall’intervento introduttivo con cui Giancarlo Marenco, presidente dell’Ordine degli Psicologi del Piemonte, ne ha illustrato le modalità di svolgimento e rimarcato la valenza: “La scelta di ospitare Nicolò Fagioli, in occasione della sua prima uscita pubblica, è frutto della nostra volontà, in sintonia con le intenzioni del suo club, di offrire uno spazio idoneo a riflettere sul tema in modo attento e rispettoso delle peculiarità individuali. Abbiamo perciò voluto accogliere il ragazzo – spiega Marenco – provando a mettere la sua esperienza in comune, per trarne insieme degli spunti che non soltanto lo aiutino a gestire questa delicata fase della sua vita, ma che gli permettano anche di affrontare con maggior consapevolezza e strumenti adeguati le più ampie e composite platee dei restanti nove eventi”».

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