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Gabetta: «Kean è un predestinato, vi racconto com’era nelle giovanili»

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Claudio Gabetta ha parlato di Moise Kean e di come sia sempre stato un grande talento fin dalle giovanili. Le parole del tecnico

Nel corso di un’intervista a TMW Radio, Claudio Gabetta ha parlato di Moise Kean e di come sia cresciuto nel settore giovanile dei bianconeri. Ecco cosa ha raccontato dell’attaccante ora al PSG.

KEAN IN CHAMPIONS – «Bello. Lui è sempre stato uno sveglio, un intuitivo: allenarlo per quasi due anni è stato un piacere, è la vera soddisfazione di chi lavora nel settore giovanile, vedere i ragazzi da te cresciuti che segnano. Poi devo dire che Kean era forte già di suo, un predestinato: la società gli ha dato grande appoggio, programmandone la crescita sempre coi più grandi. Milani, responsabile dell’attività di base, l’ha accompagnato e oggi c’è soddisfazione nel vederlo giocare e segnare sia in Champions che in Nazionale. Ma anche i vari Tripaldelli e Romagna in Serie A…».

UN RICORDO DI KEAN – «I gol li ha sempre fatti, ma la cosa che mi è piaciuta dell’altra sera sono i ripiegamenti difensivi, la difesa della palla e la conoscenza degli spazi. Ricordo che alle giovanili dalla metà campo in su era uno spettacolo, ma oggi vedo grandi segni di maturazione. Merito a lui per cosa sta facendo e agli allenatori che gli stanno insegnando certe situazioni. Attaccante moderno e totale».

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