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IL PERSONAGGIO – Gatti, l’esempio perfetto del “Fino alla fine”

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Un gol di Federico Gatti all’ultimo respiro salva la faccia alla Juve e ad Allegri, evitando la sconfitta casalinga contro il Siviglia

Difficile riuscire a capire i motivi di una pochezza di gioco a tratti irritante che ha visto protagonista la Juve in un’andata di una semifinale europea. Ci si aspettava sicuramente di più dalla squadra di Allegri, brava si a non andare sotto di due gol, ma anche per demeriti di un Siviglia che ad eccezione di una decina di minuti nel primo tempo non ha mai creato veri e propri pericoli dalle parti di Szczesny. Poche e confuse idee per i bianconeri, con Vlahovic che ha sbagliato l’impossibile sotto porta, mentre Di Maria veniva ben ingabbiato dalla dura (Siebert forse non sarà d’accordo, chissà) difesa ospite. L’ingresso di Chiesa a poco è servito, visto che l’azzurro è ben lontano dalla sua condizione migliore, mentre qualche sprazzo in più di vivacità l’ha sicuramente offerto Iling, comunque meno in palla rispetto a Bergamo.

E così, a salvare la faccia ad una pessima Juve, ci ha pensato come contro lo Sporting Federico Gatti, l’uomo della provvidenza in questa Europa League. Un gol di voglia, di rabbia, che ha sorpreso anche il povero Milik, spintonato via dal centrale di Rivoli che in quei pochi secondi dopo il 97′ ha insegnato una lezione anche ai compagni più esperti, dimostrandogli cosa vuol dire davvero il motto “Fino alla fine”, a cui forse in troppi non hanno dato peso. Ma non c’è tempo per cullarsi sugli allori di un pari che sta comunque stretto in vista del complicato ritorno, al quale l’ex Frosinone non ha però alcuna intenzione di mancare. E, viste le condizioni non perfette di Bonucci (500 presenze festeggiate non al meglio) e il punto interrogativo attorno a Bremer, al Sanchez Pizjuan potrà essere ancora una volta, meritatamente, l’uomo da Juve federico Gatti a guidare il reparto.

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