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Gavillucci choc: «Gli arbitri italiani non sono sereni e liberi»

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Claudio Gavillucci, ex arbitro italiano, ha rilasciato un’intervista, parlando così della situazione degli arbitri in Italia

Intervistato da Fanpage.it, Claudio Gavillucci ha rilasciato le seguenti dichiarazioni. Ecco le parole dell’ex arbitro.

INTER JUVE – «Questo era un tema delicato da affrontare, perché molto tecnico. Ho pensato che la cosa migliore fosse pubblicare i referti. Per fare un esempio, il più noto, ho scelto Inter-Juventus del 2018, la partita che ha sancito l’assegnazione dello Scudetto (quella della mancata espulsione di Pjanic, ndr). L’arbitraggio di Orsato è stato valutato più che buono, come la mia direzione in Sampdoria-Napoli. Orsato resta uno degli arbitri più forti di sempre, ma è evidente che in quella partita sia inciampato in una serata no: qual è il motivo per cui a quella prestazione negativa è stato assegnato lo stesso voto di una prestazione positiva? Andando a scavare, avendo ricevuto per la prima volta nella storia dell’AIA i referti con cui veniamo giudicati, i parametri sono risultati incongruenti».

CALCIOPOLI – «Se mi stai chiedendo se esiste la sudditanza psicologica, io ho coniato un nuovo termine, un’evoluzione: la sudditanza mediatica. Metto la mano sul fuoco su tutti i miei colleghi, persone integerrime e professionisti veri, che fanno della loro professione una ragione di vita. Ma non vengono garantiti da un sistema che gli permetta di poter essere sereni e liberi come dovrebbe essere un giudice».

 

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