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Girelli: «Vi racconto il 2020 e i segreti delle Women. Juve, che carattere!»

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Le dichiarazioni di Cristiana Girelli, calciatrice della Juventus Women, sul 2020 delle bianconere e non solo

Lunga intervista a Juventus Tv per Cristiana Girelli che ha fatto un po’ il sunto di questo 2020 in bianconero. Ecco le sue dichiarazioni.

IL 2020 – «E’ stato un anno bello, molto inaspettato, però allo stesso tempo è stato strano perché abbiamo avuto a che fare con la pandemia che a marzo ci ha bloccato, tutte le attività bloccate e dal punto di vista calcistico è stato molto brutto perché non potevamo più fare quello che volevamo fare però era giusto fermarsi, poi abbiamo ripreso alla grande».

L’ANNO DAL PUNTO DI VISTA UMANO – «E’ stato difficile, non sai come comportarti e come reagire, capita tutto all’improvviso, magari a dicembre del 2019 quando gli ultimi secondi ti portano ad augurarti tante cose e invece hai dovuto fare un passo indietro e apprezzare quello che hai e ho iniziato a non dare per scontato nulla, la salute, anche un semplice allenamento».

LA RIPARTENZA – «E’ stato bellissimo ed emozionante. Se ripenso ai primi allenamenti, seppur divise, apprezzavamo ogni minima cosa. Poi abbiamo messo nella lista i nostri obiettivi e ora li stiamo raggiungendo».

IL GOL E LA PARTITA – «La partita dico quella con l’Inter in casa a febbraio, era morta mia nonna, avevo fatto una rifinitura veloce per andare al funerale, ho fatto una doppietta dedicandoli a lei. Ricordo anche molto bene la gara con l’Empoli, in rimonta con due rigori, e la vittoria a Napoli è stata importante, a testimoniare il carattere e la forza di questa squadra».

CAMBIAMENTI – «In questi 3 anni di Juve sono cambiata molto dal punto di vista fisico perché stare alla Juve significa anche curare ogni aspetto extra campo, lo facevo già prima ma qui sei più seguita e devi mettere in atto quello che ti dicono di fare, mi sono dovuta adattare a un lavoro diverso. Ho cambiato anche posizione in campo, lo vedo come un percorso di maturazione che sta crescendo, non credo di essere ancora arrivata al top, sicuramente l’anno scorso con la nuova posizione mi sono trovata molto bene, mi rendo più utile per la squadra. Sto ricevendo tanto e io sento che sto dando tanto».

IMBATTUTE – «L’anno scorso uscita in Champions abbiamo poi conquistato tutti gli obiettivi. Poi ci siamo fermate, magari avremmo vinto anche la Coppa Italia. Scendere in campo e avere quella voglia, la fame di vincere, non accettare di perdere le partitelle in allenamento, poi te lo ritrovi in campo».

LIONE – «C’è tanta delusione e tanto rammarico, sono da tre anni alla Juve e non siamo mai riuscite a superare il primo turno. Il livello in Europa si è alzato, perché se pensiamo ai quarti di finale del Brescia con il Wolfsburg, la semifinale del Bardolino nel 2012, il livello si è alzato, una semifinale di allora equivale a un ottavo di adesso. Dispiace perché abbiamo incontrato le due finaliste di Champions con Barcellona e Lione ma quest’anno abbiamo dimostrato il percorso di crescita e ce la siamo giocata, abbiamo impegnato il Lione. La partita di ritorno non cancella quanto fatto all’andata. La prestazione ci ha portato a sognare, a fine primo tempo guardando il punteggio che era sul 2-1 ho pensato: ‘ma è vero o sto sognando?’ e con un pizzico di attenzione in più potevamo portare a casa un pari. Poi la partita di ritorno è stata diversa ma servirà per il percorso di crescita».

CRITICHE – «Ho imparato a crescere anche grazie alle critiche. Non puoi stare simpatica a tutti. Ringrazio i miei tifosi ma anche chi mi critica perché mi aiutano a dare tanto».

RIFLETTORI – «Il fatto che si parli di professionismo per le donne è un passo concreto, stiamo facendo dei passi in avanti. Anche la ripresa del campionato con degli sforzi importanti, va preso in considerazione, è un gesto non scontato perché significa che tutti ci credono e se si è uniti puoi ambire al professionismo».

BUONI PROPOSITI PER IL 2021 – «Sicuramente vincere, il desiderio di vincere tutto quello che c’è da vincere. Togliermi tante soddisfazioni anche professionali perché gli anni aumentano. Sono molto giovane nell’animo ma non sono più giovincella. Voglio vincere, magari fare il Triplete e sperare in un passo in avanti in Champions perché la società se lo merita. E credo che sia importante essere nella lista delle squadre che parteciperanno a Euro 2022 con la Nazionale».

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