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Gravina: «Ricorso Calciopoli? Agnelli me l’aveva detto…»

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Il presidente della FIGC parla di razzismo allo stadio e di sospensione delle partite. Poi una battuta su Calciopoli: le parole di Gabriele Gravina

Intervistato da La Gazzetta dello Sport, Gabriele Gravina ha preannunciato grandi novità in merito all’iter di sospensione delle partite per comportamenti razzisti da parte del pubblico.

«Rispetto le idee del ministro Salvini, ma la Figc deve seguire le indicazioni di Fifa e Uefa. Nel prossimo Consiglio federale di fine mese, semplificheremo l’iter di sospensione delle gare previsto dall’articolo 62 delle Noif: contestualmente all’annuncio dello speaker, il gioco verrà temporaneamente sospeso e le squadre si raduneranno al centro del campo. Se i cori continuano, si va negli spogliatoi. A quel punto il responsabile dell’ordine pubblico deciderà se sospendere o riprendere la gara. È impensabile che debba essere l’arbitro a prendersi la responsabilità di mandare a casa 50mila persone. Ci sono i collaboratori della Procura federale e il funzionario del Viminale: saranno loro a segnalarli al quarto uomo e ad attivare la procedura».

Poi la chiosa sulla questione Calciopoli che ha visto la Juventus presentare ricorso al Coni per l’assegnazione del campionato 2005/2006.

«Mi era stato preannunciato da Andrea Agnelli, con cui mi auguro si arrivi presto ad una stretta di mano che chiuda la vicenda, anche alla luce delle sentenze già emesse».

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