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Italiano difende Pirlo: «Se ti chiama la Juve cosa fai? Anche io mi sarei buttato»

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Vincenzo Italiano, allenatore dello Spezia, ha rilasciato un’intervista, parlando anche di Andrea Pirlo e di Juve

L’allenatore dello Spezia, Vincenzo Italiano, ha rilasciato un’intervista a Repubblica alla vigilia della partita con la Juve. Le sue dichiarazioni.

PIRLO – «Io ho conosciuto un ragazzo appassionato e consapevole delle difficoltà che avrebbe incontrato. Ma se ti chiama la Juve cosa fai? Ti butti come mi sarei buttato io, anche se a me il tirocinio è servito moltissimo. All’inizio è normale avere alti e bassi, però intanto ha vinto la Supercoppa. Sono sicuro che ce la farà: è stato per vent’anni al centro del gioco e non è facile ragionare diversamente, ma gli basta attingere agli insegnamenti degli allenatori che ha avuto, come faccio io: quando ho un problema penso a quale soluzione avrebbe trovato chi mi allenava. Se ci sentiamo? Ogni tanto, ci scambiano un’indicazione, una sensazione, magari un complimento».

JUVE – «Andiamo a sfidare chi sta dettando legge da anni, è affascinante anche questo. All’apparenza è un ostacolo insormontabile, ma anche la salvezza dello Spezia sembrava che lo fosse. Invece credo che in un modo o nell’altro stiamo riuscendo a creare dei problemi a chiunque, compensando il gap tecnico con l’organizzazione, la passione e l’attaccamento. E facendo più sacrifici degli altri. Ma pensare che non si soffra, tanto più con la Juve, è impensabile. Ma tanto è così: l’unico vero problema di noi allenatori è la partita».

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