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Juve 6 Leggenda: le pagelle del campionato bianconero

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Juve 6 nella Leggenda: le pagelle con tutti i voti dei protagonisti bianconeri, Pipita al top e non solo

Buffon: il Capitano bianconero vince l’ennesimo scudetto da protagonista. Pochissime incertezze, qualche prodezza, dodici volte ha lasciato la sua porta inviolata. Voto 7,5

Neto: otto presenze di sostanza, con soli due gol al passivo. Forse il ruolo di secondo gli sta stretto, ma alla Juventus è sicuramente migliorato. Voto 6,5

Lichtsteiner: lo svizzero ha rischiato di non far parte della rosa di questa stagione, poi ha però rinnovato il contratto fino al 2018, pur assumendo un ruolo non più di primo piano. Il tanto correre delle stagioni passate, inevitabilmente, gli sta chiedendo il conto. Annata comunque sufficiente. Voto 6

Bonucci: altro anno da top player difensivo. Allegri non ha quasi mai rinunciato a lui, anche quando ha fatto ampio uso del turnover nella seconda parte di campionato. Splendido il suo gol contro il Napoli, fondamentale quello del pareggio a Udine. Voto 8,5

Chiellini: avvio di stagione tra molti intoppi di natura fisica, spesso risparmiato in campionato per averlo al meglio nelle sfide di Champions. Importantissimo il suo ruolo all’interno dello spogliatoio. Da sottolineare la doppietta alla Sampdoria, per i suoi unici due gol in questo campionato. Voto 7

Barzagli: in carta carbone con il discorso fatto su Chiellini. Una lussazione alla spalla gli impedisce di giocare per gran parte dell’inverno. La primavera lo vede prima protagonista in campionato, poi nuovamente in Champions. Voto 7

Benatia: tra Coppa d’Africa e infortuni disputa una stagione al di sotto delle attese, che gli vale comunque il riscatto dal Bayern. Potrebbe essere l’acquisto in più della prossima stagione. Voto 6

Rugani: nelle poche circostanze in cui ha visto il campo, si è confermato in grande crescita rispetto al campionato scorso. C’è da scommettere che sarà lui a prendere l’eredità di Barzagli e Chiellini. Voto 6,5

Asamoah: prima parte di stagione complicata per via degli infortuni, poi quando ha trovato continuità, come alternativa ad Alex Sandro, ha dimostrato di poter dire tranquillamente la sua anche da terzino sinistro. E’ mancata la gioia del gol, infrantasi sul palo dell’Olimpico. Voto 6,5

Dani Alves: ha giocato la prima parte del campionato quasi in ciabatte, poi l’infortunio di Genova, il lungo recupero e una primavera da assoluto protagonista in Europa. Per lo scudetto, però, il suo contributo è stato appena sufficiente. Voto 6

Alex Sandro: ottima prima parte di annata per il brasiliano, che ha presidiato la fascia sinistra, con la potenza delle sue sgroppate. Nella seconda parte, è stato risparmiato in vista delle sfide europee, per dare spazio ad Asamoah. Voto 7

Khedira: tra i migliori centrocampisti del campionato. Ha ritrovato continuità di rendimento, oltre che di prestazione. Decisivo il gol realizzato al San Paolo contro il Napoli. Una delle colonne del nuovo sistema di gioco. Voto 7,5

Pjanic: inizio lento, spesso alla ricerca della posizione migliore. Dopo la gara spartiacque con la Fiorentina, insieme a Khedira, è diventato l’architrave su cui costruire la Juve pentastellata. Voto 7,5

Lemina: poco utilizzato e raramente sui livelli della scorsa stagione. Di lui si ricorda solo l’inutile gol all’Olimpico. Voto 5,5

Marchisio: stagione chiaramente condizionata dal grave infortunio che gli ha precluso gli Europei. E’ rientrato prima del previsto, offrendo buone prestazioni, poi però ha pagato, come logica vuole, la lunga inattività. Comunque importante all’interno dello spogliatoio. Voto 6,5

Sturaro: l’uomo per tutte le stagioni e per tutti i ruoli. Anche se poco utilizzato, ha dato comunque il suo contributo di sostanza. Voto 6,5

Rincon: arrivato a gennaio, ha pagato il cambio di sistema di gioco, che ne ha inevitabilmente diminuito l’impiego. Primo scudetto per un calciatore venezuelano. È comunque nella storia. Voto 6

Cuadrado: un altro dei grandi protagonisti della stagione. Continuità di rendimento spaventosa, ha contribuito al cambio di marcia decisivo dopo la trasferta di Firenze. Voto 7,5

Higuain: è il suo scudetto. In Italia è stato decisivo, fondamentale il gol con la Roma che ha indirizzato il campionato. Voto 9

Dybala: non ha iniziato benissimo, è arrivato alla doppia cifra grazie alla punizione contro il Crotone. È, però, l’uomo fondamentale di questa primavera di successi. Voto 7,5

Mandzukic: grande stagione del croato. Da gennaio in poi addirittura straripante. È suo il gol scudetto. Uomo determinante per come ha trascinato i compagni in campo, con il suo esempio di campione gregario. Voto 8,5

Pjaca: ha inciso poco per i troppi infortuni. Ha lasciato intravvedere un grande potenziale, ma lo rivedremo in campo solo in autunno. Voto 6

Evra e Hernanes: hanno abbandonato la squadra a gennaio, per scelte di vita diverse. Evra ha contribuito alla nascita di questo gruppo vincente, il brasiliano, invece, ha svolto il suo compito con grande dignità. Entrambi avrebbero meritato di chiudere questa stagione con la coppa dello scudetto in mano.

Kean, Mandragora, Audero e Mattiello: il primo 2000 a vincere uno scudetto, e una pattuglia di giovani che hanno respirato l’aria della grande squadra in una stagione da leggenda. Voto s.v.

di Paolo OGGIONI

 

 

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