Juventus, Elkann torna vicino alla squadra e “benedice” Spalletti: negli ultimi giorni si sono sentiti spesso con Comolli e… Il retroscena sulla scelta del mister

Juventus, Elkann torna vicino alla squadra e “benedice” Spalletti: tutti i retroscena sulla scelta del nuovo mister

Un segnale forte, nel momento più delicato. La presenza di John Elkann all’Allianz Stadium per Juve-Udinese non è stata una semplice passerella. Il numero uno di Exor, accompagnato dal figlio Oceano, ha voluto testimoniare la vicinanza della proprietà alla squadra, in una fase di transizione cruciale dopo l’esonero di Igor Tudor e a poche ore dall’inizio ufficiale della nuova era targata Luciano Spalletti. Una presenza strategica, a poco più di una settimana dall’assemblea degli azionisti che modificherà gli assetti del CdA bianconero.

Elkann benedice Spalletti: il patto con Comolli

Oggi è il giorno atteso per l’ufficialità di Luciano Spalletti alla Juventus. L’accordo contrattuale, ormai definito da tempo, è quasi una formalità rispetto alla voglia matta dell’ex CT azzurro di tornare in pista e misurarsi con una piazza esigente e ambiziosa. Ieri si era sparsa la voce di una sua possibile presenza allo Stadium, ma l’allenatore toscano ha seguito la partita in tv, dopo aver presenziato in mattinata ai funerali di Silvano Bini, storico dirigente dell’Empoli.

Ma la sua investitura è arrivata direttamente dal vertice. John Elkann, infatti, negli ultimi giorni si è sentito spesso con Damien Comolli, approvando in pieno la nomina di Spalletti. Il dirigente francese ha puntato forte sull’ex Napoli, una scelta che porta con sé una dose di rischio (come sottolineato da Vlahovic, il terzo cambio in un anno e mezzo è sintomo di instabilità), ma è un rischio che Elkann e Comolli hanno “calcolato insieme”. La proprietà ha dato la sua benedizione: Spalletti avrà il pieno sostegno per provare a invertire la rotta.

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Juventus, Elkann benedice Spalletti: il segnale alla squadra

La presenza del numero uno di Exor non è stata passiva. Ha applaudito convinto la reazione della squadra, capace di ritrovare la vittoria (la prima dopo 46 giorni) e di segnare tre gol dopo un lungo digiuno. E, cosa ancora più importante, al termine della partita è sceso negli spogliatoi per salutare il gruppo, complimentarsi per il successo e caricare l’ambiente. Un messaggio di vicinanza forte, indirizzato ai giocatori ma, indirettamente, anche allo stesso Spalletti.

L’uomo forte scelto dai vertici sa di avere la piena fiducia della proprietà per raggiungere gli obiettivi minimi: la qualificazione alla prossima Champions League e il raggiungimento degli ottavi di quella in corso. Ma la sua sfida sarà anche tecnica. Chi lo conosce, racconta di un Luciano estremamente motivato, convinto di avere a disposizione materiale umano di alta qualità.

Le sue sfide più affascinanti saranno due: rilanciare definitivamente Dusan Vlahovic, che nelle sue idee può superare i 20 gol stagionali, e rigenerare Teun Koopmeiners, il talento olandese che né Tudor né Motta sono riusciti a valorizzare. La vittoria sull’Udinese, sotto gli occhi sorridenti di Elkann, è il primo passo: ora la palla passa a Spalletti, l’uomo scelto e benedetto dalla proprietà per ridare un futuro alla Juventus.

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