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Juventus, la rivoluzione è giovane ma solo a metà: Allegri osa ma poi se ne pente

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La linea giovane della Juventus ha due facce: da una parte la spensieratezza dei ragazzi, dall’altra la mancanza di esperienza

La Juventus torna dalla trasferta di Napoli senza punti, dopo aver giocato forse una delle migliori partite della stagione. Tante occasioni sotto porta, squadra spesso alta e nella metà campo avversaria, pressing asfissiante e ricerca costante del gol. Una squadra ben diversa, ad esempio, da quella vista nel match scudetto contro l’Inter, parsa in quella circostanza quasi impaurita e dominata dai nerazzurri. Insomma, unica nota positiva ieri sera che lascia ben sperare per il futuro.

Futuro, ecco, proprio ‘futuro‘ è la parola più di moda in casa Juve in questo momento. I bianconeri, infatti, contro il Napoli hanno schierato la squadra più giovane mai partita dall’inizio in questo campionato. Come svelato da Opta, infatti, l’età media dei bianconeri era di 26 anni e 14 giorni. Allegri crede davvero così tanto nei giovani o era un’esigenza vincolata dai tanti infortunati?

La verità, forse, è nel mezzo: se da una parte il tecnico bianconero sceglie e butta nella mischia i giovani (anche in partite importanti come quella di Napoli) dall’altra sembra avere sempre qualche incertezza a riguardo, che gli lasciano preferire giocatori di esperienza e che già conosce. Togliendo Pogba e Fagioli, a Napoli mancavano anche McKennie e Rabiot, pedine fondamentali per lo scacchiere di Allegri e a cui difficilmente il tecnico toscano rinuncia. Da lì, o meglio anche da lì, la scelta di affidarsi a Miretti, che però quest’anno non sta trovando molto spazio, e Alcaraz giovane con tanta esperienza e che è risultato uno dei migliori in campo nella sfida del Maradona.

Senza dimenticare Yildiz, Iling Jr e Nonge che hanno trovato spazio nel match contro i partenopei. Ecco, proprio di Nonge, si è parlato tanto. Il centrocampista della Next Gen è entrato in campo nella ripresa ed è uscito poco prima del fischio d’inizio, dopo un fallo in area di rigore su Osimhen che è costato caro ai bianconeri. La gestione del giovane bianconero da parte di Allegri, però, non è proprio andata giù ai tanti tifosi bianconeri che hanno ritenuto sbagliata la scelta di sostiuirlo nel finale, vedendo la sostituzione come punitiva.

E il futuro prossimo? La Juventus guarda già oltre e pensa al prossimo talento da coltivare e chissà da lanciare prossimamente: si chiama Francisco Martin Barido, classe 2008 cresciuto nel Boca Juniors, trequartista mancino che è già stato convocato dalla nazionale Under 15 del suo Paese. Insomma è cominicata la rivoluzione giovane, ma forse serve ancora più coraggio.

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