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Juventus Women, ombre sul calendario: la FIGC non aiuta le italiane in Europa?

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Juventus Women, ombre sul calendario: la FIGC non aiuta le italiane in Europa? Il Lione allo Stadium fresco di 8 giorni di riposo

Joe Montemurro è uno che difficilmente resta senza parole, ma la sua prima disamina dopo il brutto ko della Juventus Women contro il Milan è stentata, rassegnata, quasi disarmata. «Non faccio io il calendario, abbiamo 48 ore di riposo tra una partita e un’altra. Io faccio scelte senza rischiare la salute delle ragazze. Poi la colpa è sempre dell’allenatore…», lo dice motivando il turnover estremo che da sempre caratterizza la sua gestione. La rotazione che in passato non ha quasi mai tradito questa volta ha presentato delle crepe: anche il livello mediamente alto della rosa bianconera non può essere perfettamente uniforme in tutti i suoi effettivi.

Tralasciando per un momento arbitrarietà e opinabilità delle mere scelte di formazione, appare evidente che la Juve in questo momento sia obbligata ad operare un ricambio così massiccio da una partita all’altra. Il calendario è intasato, stressante, i problemi fisici sono dietro l’angolo e preservare la condizione atletica delle singole giocatrici diventa un problema da calcolatrice. Girelli, Gunnarsdottir, Boattin, Salvai, Lenzini, Bonansea devono stare fuori col Milan perché giovedì c’è il Lione allo Stadium, perché l’ultima partita con lo Zurigo si era giocata soltanto mercoledì, perché tra 7 giorni c’è la Fiorentina e poi la Coppa Italia, la Supercoppa e via dicendo. Se Montemurro non fa così probabilmente non arriva a metà di una stagione – come più volte sottolineato – iniziata già in apnea tra l’Europeo e i preliminari di Champions.

Viene da chiedersi però legittimamente se non sia possibile fare qualcosa per rendere più “umano” il percorso della Juventus Women. È nell’interesse della FIGC assecondare i cammini europei delle squadre italiane ed è importante ricordare come i vincoli televisivi non possano avere un impatto tanto dirompente sull’economia della stagione. Juve e Roma meritano una forma di tutela in un sistema che si auto-alimenta per svariati motivi: è grazie alla Juventus se dal 2024/25 quasi certamente la Serie A femminile potrà portare tre squadre in Champions.

Maggiore elasticità, nei limiti delle possibilità di un calendario che resta molto fitto, sarebbe forse opportuna. In tutto questo fa riflettere che il Lione, giovedì euro-avversario della Juve, venga da un turno di fermo del campionato francese. Una cosa simile era successa proprio contro le campionesse d’Europa tra i due quarti di finale della passata Champions. Le imprese sono già imprese di per sé.

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