Juventus Women
Juventus Women, il gol fantasma è un giallo: le ‘tre spiegazioni’ dell’arbitro e la rabbia del club
Juventus Women, il gol fantasma è un giallo: l’arbitro avrebbe dato 3 spiegazioni diverse. Come Frappart ha motivato la decisione al club
Non scema la rabbia in casa Juventus Women all’indomani della sconfitta in Champions League sul campo del Bayern Monaco: la partita è stata decisa da una rete in pieno recupero di Schuller, convalidata al minuto 96 dopo la verifica del VAR. La Goal Line Technology in UWCL c’è soltanto nella finale e questo è il peccato originale. Al centro del contendere il più classico dei gol fantasma: Harviken respinge il pallone nei pressi della linea ma – da nessuna immagine a disposizione di media e VAR – si può determinare con evidenza che il pallone l’abbia varcata del tutto, o meno. Segue un momento di impasse totale in cui la francese Frappart non indica nell’immediatezza né il corner per la successiva deviazione di Peyraud-Magnin né il centro del campo: lo farà dopo diversi secondi, salvo poi attendere che da Nyon arrivi la comunicazione (ma riguardo a cosa?) che beffa le bianconere.
Le spiegazioni fornite alla Juventus dalla squadra arbitrale
L’episodio è un autentico giallo. L’incertezza nella gestualità del fischietto si trasferisce nelle spiegazioni addotte in seguito. La direttrice di gara avrebbe dato versioni discordanti nel giro di pochi minuti: in prima battuta, alle giocatrici in campo, ha spiegato di aver convalidato autonomamente il gol e di aver verificato al VAR soltanto il possibile offside della stessa Schuller al momento del colpo di testa di Harder. Successivamente – essendo la sua posizione in campo tutt’altro che ottimale per l’assegnazione del gol – avrebbe detto di essersi affidata anche per il gol/non gol al consulto del VAR. Infine, dopo essere rientrata nello spogliatoio ed essersi confrontata con l’osservatrice, avrebbe ‘chiarito’ al club di aver convalidato il gol su indicazione del primo assistente poiché il VAR non aveva avuto modo di esprimersi in assenza di immagini adeguate. Questa la tesi definitiva che non infrange il protocollo ma – si apprende – ha lasciato perplessa la Juventus, che nella totale nebulosità della situazione si sarebbe aspettata una decisione conservativa.
La reazione della Juventus
La frustrazione della società bianconera è stata subito espressa a caldo da Canzi in conferenza: «Sono avvelenato, mai così tanto in carriera. Lo abbiamo visto 100 volte e non c’è modo di capire se la palla sia entrata. Non ho ancora capito chi si sia preso questa responsabilità enorme. Le immagini sono quelle». Girelli ha voluto porre la lente sul vero nocciolo del problema: «Non so neanche se la palla sia entrata, è fondamentale avere una tecnologia appropriata che supporti il nostro lavoro». La società, da parte sua, nel post gara è stata dura con arbitri e delegati. La sensazione interna è che la decisione finale sia stata anche influenzata dalle pressioni della panchina bavarese durante il check. Tanta amarezza, che però non cancella il risultato finale.
