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Juventus Women: sotto l’albero il morale a pezzi e la rabbia dei tifosi. Il Natale è a Miami

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Juventus Women: sotto l’albero il morale a pezzi e la rabbia dei tifosi. Il Natale è a Miami tra vecchi problemi e un futuro che resta incerto

Sotto l’albero di Natale della Juventus Women, come regalo, servirebbe il nastro adesivo per riattaccare il morale a pezzi, entro la Supercoppa. La delusione è mortifera dopo lo scivolone con la Sampdoria che secondo qualcuno ha addirittura compromesso la stagione già a dicembre. La prestazione è stata scioccante e superficiale, il gol preso da Bragonzi (che a gennaio torna a Torino) la beffa perfetta. Un anno fa era stata Beccari, allora al Como, a spedire la Juve a -6 dalla Roma: è un film horror. I tifosi sono furibondi e ora vale tutto. E da ‘Schatzer è più forte di Palis’ al ‘#MontemurroOut’ il passo è breve.

Le critiche verso il tecnico sono di nuovo feroci, implacabili: il feeling tra Joe e la tifoseria è ai minimi storici nonostante il timido coro a Biella di qualche settimana fa. Gli si imputano scelte scellerate, poco coraggio nel mettere in campo le giovani e qualche altra cosa. La verità è che in campionato, prima di sabato, le cose stavano andando anche bene. La Juventus Women ha 3 punti in più rispetto all’anno scorso e stava viaggiando a una media di tre gol segnati a partita. Insomma, pareva si stesse lavorando nel verso giusto ma cestinare gli ultimi mesi con la presunzione di Genova è stato un peccato capitale, suo e della squadra il cui spirito è di nuovo sfilacciato. Lo spogliatoio torna a scricchiolare: Nilden è la più turbata del momento (paga anche un rendimento calante), in generale sono troppe le ragazze fuori dal progetto tecnico. E, quando c’è bisogno che entrino in campo, si vede.

Non è tempo di funerali ma in discussione ci sono di nuovo tutti, anche Braghin il cui futuro resta attaccato a un filo con un contratto che scade tra qualche mese, due anni prima di quello del tecnico. Del rinnovo oggi non si sa niente e a Vinovo inizia a rincorrersi qualche maligna voce di corridoio. Da gennaio, senza un segnale della società, può firmare con chi vuole e tra poco volerà in Florida (Echegini fa la tratta inversa). C’è chi sostiene sia solo vacanza e chi invece l’occasione per approfondire qualche ricco scenario prospettatogli dalla NWSL (si aggiungerebbe alle sirene dall’Inghilterra). Natale a Miami, questo almeno non è un horror. Ma a -6 fa freddo pure a Hobie Beach.

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