Hanno Detto
Kalulu fa capire la mentalità della Juve di quest’anno: «Non molliamo mai». La FOTO che ha fatto scatenare i tifosi bianconeri
Kalulu fa capire la mentalità della Juve di quest’anno: la FOTO e il messaggio del difensore bianconero
Il rocambolesco 4-4 tra Juventus e Borussia Dortmund è già entrato di diritto nella storia del club bianconero, non solo per il risultato, ma per il carattere mostrato dalla squadra. Tra i protagonisti di quella serata indimenticabile c’è stato anche Pierre Kalulu, sceso in campo da titolare e parte di una linea difensiva che ha vissuto momenti di grande difficoltà. La sua prestazione è stata un mix di luci e ombre: se da un lato si è fatto apprezzare per l’intraprendenza e il coraggio nel ribaltare l’azione, dall’altro, come il resto del reparto, ha sofferto la velocità dell’attacco tedesco. Nonostante la complessità della partita a livello personale, il difensore francese ha voluto lanciare un segnale forte.
Al termine del match, con l’adrenalina ancora a mille, Kalulu si è affidato ai social per esprimere il suo orgoglio per la prestazione del gruppo. Con un messaggio conciso ma potentissimo, ha riassunto l’essenza di quella partita.
MESSAGGIO – «Non molliamo mai».
Una frase che, seppur semplice, ha un significato profondo e va oltre il risultato. È una dichiarazione di intenti, un inno alla resilienza di una squadra che ha saputo trovare le energie mentali e fisiche per reagire quando tutto sembrava perduto.
Il messaggio di Kalulu e lo spirito Juve
Le parole di Kalulu acquistano un valore speciale se si considera il contesto della partita. La Juventus era sotto di due gol a pochi minuti dal fischio finale, una situazione che avrebbe scoraggiato qualsiasi squadra. Invece, la formazione bianconera ha tirato fuori un’incredibile reazione, completando una rimonta che è già diventata un record in Champions League. Il messaggio di Kalulu non è solo una celebrazione del pareggio, ma un riconoscimento della mentalità che ha permesso questo risultato. Un giocatore che ha vissuto in prima persona le difficoltà difensive del match sceglie di elogiare il collettivo, mettendo in secondo piano la propria prestazione.
