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Kostic Juve, il serbo ora brilla: gol e minuti importanti sotto la gestione Spalletti, come può cambiare il suo futuro. Le ultimissime
Kostic Juve, l’esordio di Spalletti ribalta le gerarchie: il serbo gioca 79 minuti, segna e supera l’intero minutaggio dell’era Tudor
Un dato, più di ogni altro, fotografa l’inizio della rivoluzione di Luciano Spalletti sulla panchina della Juventus: Filip Kostic. In una sola partita, la prima del nuovo corso, il tecnico di Certaldo ha concesso all’esterno serbo un minutaggio superiore a quello accumulato in tutto il resto della stagione. Un segnale inequivocabile secondo la Gazzetta dello Sport: le gerarchie sono azzerate, si riparte da zero.
Kostic: da esubero a uomo-simbolo
Il dato è impietoso e racconta due gestioni opposte. Nella vittoria per 2-1 contro la Cremonese, Kostic non solo è partito titolare, ma è rimasto in campo per 79 minuti, trovando anche il gol che ha sbloccato la partita (il primo della nuova era Spalletti) nel giorno del suo 33° compleanno. Un impiego massiccio che fa impallidire il suo score precedente: nelle prime undici uscite stagionali (tra campionato e Champions League) sotto la gestione di Igor Tudor, il serbo aveva messo insieme appena 69 minuti totali.
La sua parabola in bianconero è stata un’altalena. Prima titolare indiscusso con Allegri, poi mandato in prestito (al Fenerbahce), è stato riaccolto quest’estate più per mancanza di alternative sul mercato che per reale convinzione tecnica. Con Tudor, infatti, era finito stabilmente ai margini del progetto, chiuso da Cambiaso e da altre soluzioni tattiche. Il suo addio a gennaio sembrava una certezza.
Kostic: la scommessa (vinta) di Spalletti
L’esonero del tecnico croato e l’arrivo della nuova guida tecnica hanno cambiato tutto. Spalletti, in piena emergenza e con un solo allenamento a disposizione, ha dato fiducia a chi, come Kostic, era stato messo in cantina. Il serbo ha ripagato la scelta con una prestazione solida e con il gol che ha spianato la strada alla vittoria.
È il simbolo di un “nuovo corso” in cui, evidentemente, conterà solo il campo e non lo status acquisito (o perso) in precedenza. Per Kostic, da esubero certo a protagonista della prima vittoria del nuovo ciclo, si apre uno scenario impensabile fino a pochi giorni fa: ora punta a ritagliarsi un nuovo ruolo importante in questa Juventus, provando a convincere Spalletti di essere ancora un giocatore da Vecchia Signora.
