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La campagna della Juventus per la Coppa del Mondo per Club FIFA: può ispirare una nuova ondata di interesse negli Stati Uniti per la Vecchia Signora?
Nel pieno del calore estivo è iniziata la Coppa del Mondo per club con il suo nuovo formato che permette di sfidarsi tra loro compagini da tutto il mondo, appunto. Tra le italiane invitate a questa competizione ci sono la Juventus e l’Inter. Dunque sarà loro il compito di portare in alto il calcio italiano e magari di rendere la Serie A un territorio molto appetibile per gli investitori stranieri.
Naturalmente è la Juventus la squadra che più di tutte deve, e si sottolinea deve, sfruttare al meglio questa competizione. Da anni la Vecchia Signora è diventata lo spauracchio di se stessa, una pallida immagine che rimanda al ricordo di quando si vincevano 9 scudetti di fila e si era sicuri di raggiungere le fasi finali della Champions League.
Ad oggi la Juventus non fa più paura a nessuno, calcisticamente parlando, e il valore della sua rosa non solo non rispecchia più il passato, ma ha calciatori che si svalutano sempre più. Un esempio su tutti Dusan Vlahovic che passò dalla Fiorentina alla Juventus per 75 milioni di Euro, e ad oggi vale poco più di 30 milioni, sempre se qualcuno è disposto a spendere quella cifra.
Una Coppa per farsi amare
A causa dunque di questi anni non proprio emozionanti la Juventus scende in campo negli Stati Uniti con uno scopo ben preciso: cercare consensi. Naturalmente un maggior interessamento da parte del pubblico americano si può facilmente tradurre in introiti sotto forma di sponsorizzazioni, merchandising, ecc.
I tifosi sono il cuore pulsante di una squadra di calcio e che riescono a far crescere tutto il movimento. Allo stesso modo, il modo in cui le persone si appassionano e si divertono sta evolvendo, con un crescente interesse verso piattaforme di gioco online. Un’offerta varia e ben organizzata è essenziale per mantenere vivo questo interesse.

È logico però che tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare, mai come in questo caso. Infatti una delle grandi preoccupazioni è che il pubblico americano non riesca ad appassionarsi a causa della grande distanza che c’è, geograficamente parlando, con la squadra. Questo significa che ci saranno pochissimi statunitensi allo stadio e seguire le partite sarà complicato causa fuso orario.
Fortunatamente il 2025 ha i suoi vantaggi come ad esempio lo streaming e la possibilità di recuperare match ed eventi facilmente. Inoltre il fuso orario non è un così grosso ostacolo, basti pensare che la differenza tra l’Italia e gli Stati Uniti è dalle -7 alle -9 ore, in base allo stato in cui ci si trova. Per le partite di cartello, i famosi big match, che si giocano in Europa alle 21, il pubblico americano può tranquillamente seguire dalle 12 alle 14. Le partite pomeridiane, i classici appuntamenti delle 15, possono essere tranquillamente vista tra le 6 e le 8 di mattina.
Per quanto concerne invece il discorso stadio, oggi come oggi i voli dall’Italia agli Stati Uniti, e viceversa, sono all’ordine del giorno. Dunque basterà semplicemente organizzarsi per poter seguire da vicino le gesta della squadra del cuore.
Un cammino tortuoso, ma non impossibile
La Juventus si presenta negli Stati Uniti con un obbligo importante, arrivare alle fasi finali del torneo, o almeno provarci. Dopo gli insuccessi in Europa, in campionato e nella Coppa Italia, negli Stati Uniti la musica deve cambiare. I segnali positivi arrivano subito con le vittorie per 5 a 0 contro AL-Ain e 4 a 1 contro il Wydad AC.
Queste due vittorie hanno permesso ai bianconeri di accedere direttamente al turno successivo anche se solo dopo l’ultima partita del girone, contro il Manchester City, avrebbe saputo chi affrontare agli ottavi. Purtroppo gli uomini di Guardiola dilagano in campo contro una Juve non all’altezza dell’avversario e vincono per ben 5 a 2, suscitando non poche critiche verso gli uomini di Tudor.
La Vecchia Signora ora dovrà affrontare il Real Madrid e dovrà fare di tutto per vincere se non vuole che il suo percorso verso la Coppa del Mondo venga interrotto definitivamente.
