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Carrera: «Juve in ripresa, con il Chelsea partita alla pari» – ESCLUSIVA

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In esclusiva per Juventusnews24, Massimo Carrera, allenatore ed ex difensore, ha analizzato il momento bianconero

Archiviato l’importante successo di sabato sera con la Lazio, la Juve torna a concentrarsi sulla Champions League. Bianconeri impegnati questa sera nella difficile trasferta di Stamford Bridge contro il Chelsea, battuto all’andata grazie al gol di Chiesa. Chi ha vissuto gare del genere nella sua carriera è Massimo Carrera, ex difensore bianconero e collaboratore tecnico ai tempi del ciclo Conte, che sedeva in panchina nel 2-2 del settembre 2012, data del ritorno nella massima competizione europea per la Vecchia Signora. Con lui, in esclusiva per Juventusnews24, abbiamo analizzato il momento della squadra di Allegri.

Che Juve ha visto contro la Lazio sabato sera?

«Ho visto una Juve in netta ripresa. Con la Lazio ha concesso davvero poco e credo stia ritornando quella squadra che tutti conoscevamo, solida in fase difensiva e spietata quando attacca in contropiede. Sta facendo passi in avanti molto importanti».

Considerando anche che Napoli e Milan hanno perso qualche colpo ultimamente, il discorso scudetto è ancora aperto per la Juve? 

«Secondo me si, la Juve può tornare a lottare per lo scudetto. Bisogna pensare partita dopo partita, fare sempre meglio. L’importante sarà vincere gli scontri diretti, così da diminuire il gap con quelle che stanno davanti. Saranno poi importanti i rientri dei giocatori che adesso sono fuori, così sarà più semplice mettere in atto una rimonta».

Prossima gara di campionato sarà contro l’Atalanta. Che partita si aspetta?

«Una partita molto difficile, l’Atalanta è una squadra forte che può mettere in difficoltà chiunque e lo abbiamo visto negli ultimi anni. La Juve però ha grandi qualità e può uscire con una vittoria da questo scontro».

Dopo l’infortunio di Danilo abbiamo visto, contro la Lazio, una Juve che è passata al 4-3-3. Può essere questo il modulo giusto per trovare la quadra? O con Dybala è impossibile da adottare?

«Allegri fa scelte mirate ogni settimana. Con quel cambio tattico ha dimostrato di avere giocatori che possono adattarsi a giocare sia con il 4-4-2 che con il 4-3-3. Dybala è un giocatore difficile da collocare in campo, però è un calciatore di grandi qualità, importante in fase realizzativa sia con i gol che con gli assist. Il suo recupero è fondamentale».

Considerando anche le cifre che girano, il rinnovo di Dybala sarebbe meritato?

«Io guardo sempre il giocatore, alla cifre pensano i componenti della società. Posso solo dire che è un calciatore di grandi qualità, è difficile riuscire a farne a meno. Poi ripeto, è compito della dirigenza capire se sia giusto puntare ancora su di lui o cercare altre soluzioni».

Quanto può pesare l’assenza di un giocatore come Danilo?

«A lungo andare può pesare tanto un’assenza del genere, ma da quella parte c’è comunque Cuadrado che può fare tranquillamente il terzino. Il colombiano ha solamente più spinta, ma può benissimo interpretare quel ruolo e lo ha già fatto vedere. La Juve può contare su una difesa importante».

E in generale che giudizio dà sul reparto arretrato bianconero?

«De Ligt è un grandissimo giocatore, ha fatto vedere di poter fare tranquillamente il titolare in una squadra come la Juve. Che giochi lui in coppia con Bonucci, o Chiellini, in ogni caso Allegri può contare su una coppia di centrali fortissima in ogni partita. Non è sicuramente questo il problema principale della squadra».

Passando alla Champions, che partita si aspetta contro il Chelsea?

«Impegno complicato, contro una squadra in grande salute che non perde da diverso tempo. Fa tanti gol, subisce poco e comanda la partita, ma la Juve già nella gara di andata ha fatto vedere di potersela giocare alla pari contro questo avversario. Anche se la qualificazione è già raggiunta i bianconeri vorranno fare punti, anche per una questione di morale, così che poi si faccia sempre meglio in futuro».

Lei era in panchina a Stamford Bridge in quel famoso 2-2 di nove anni fa che segnò il ritorno della Juve in Champions. Che ricordi ha di quella gara?

«Fu una partita molto sofferta, ma che riuscimmo a pareggiare meritatamente giocando un grandissimo secondo tempo. Abbiamo anche rischiato di vincerla con la traversa di Quagliarella dopo essere stati sotto di due reti. Fu una gara che diede l’idea di quella che era la Juve di allora».

La Juve può sperare di riportare a casa la Champions o è ancora troppo presto per questo discorso?

«Le possibilità di vincere ci sono, bisognerà vedere come la squadra arriverà agli impegni importanti. Gli infortuni e le indisponibilità varie possono incidere molto, sarà importante arrivare ai match clou al meglio della condizione».

Spostandoci al mercato, su quali reparti c’è bisogno di intervenire?

«Queste sono considerazioni che deve fare l’allenatore in accordo con la società. Da fuori è facile parlare, solo chi vive lo spogliatoio sa quali sono le reali dinamiche del gruppo e dove è importante intervenire. Io poi sono juventino e dico sempre che quelli che ci sono sono giocatori che meritano di stare nella Juve. Non sarebbe giusto parlare di altri nomi, i calciatori vanno sempre sostenuti al massimo».

Un’ultima domanda prima di salutarla. Dopo l’esperienza al Bari ha qualche altra opportunità in ballo?

«Per ora non ho ricevuto nessuna offerta, non c’è nessuna trattativa in ballo con altri club. In questo momento penso solamente a rilassarmi e a godermi il tempo con la famiglia. In futuro vedremo».

Si ringrazia Massimo Carrera per la cortesia e la disponibilità dimostrate nel corso di questa intervista

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