Hanno Detto
McKennie Juve, Spalletti svela il segreto del texano: «Tutto quello che gli chiedi lui lo esegue, è perfetto per un allenatore»
McKennie Juve, il tecnico esalta la duttilità dell’americano: fa tutto quello che gli chiedi, dal quinto al braccetto, ecco perché è fondamentale
La vigilia del big match tra Napoli e Juventus è l’occasione per Luciano Spalletti di analizzare nel dettaglio le risorse a sua disposizione. Se Teun Koopmeiners è il genio, Weston McKennie è il soldato perfetto, l’uomo capace di incarnare lo spirito di sacrificio che il tecnico richiede ai suoi. L’americano, fresco di celebrazione per le 200 presenze in bianconero e di un gol in Champions League a Bodo, è stato oggetto di un’investitura totale da parte dell’allenatore in conferenza stampa.
Spalletti ha descritto il centrocampista come un elemento dalla forza mentale straordinaria, un giocatore che si mette a completa disposizione del progetto tecnico senza mai tirarsi indietro.
PERSONA FORTE – «È una persona forte, che rende il calciatore forte. Ha questa disponibilità e questo modo di venirti incontro che sembra ti dica ‘Tu chiedimi e io eseguo’».
Il tecnico ha poi toccato un tasto più profondo, parlando del coraggio del giocatore e della sua capacità di andare oltre i propri limiti tecnici, tentando giocate difficili senza timore dell’errore.
CORAGGIO ED ESECUZIONE – «Lui parte ed è esecutivo in tutto quello che gli dici di fare. Il timore l’ha affrontato da piccolo, per diventare coraggiosi devi affrontare quello che ti fa paura. Tenta giocate a volte che a prima vista non fan parte della sua caratteristica migliore ma ci prova lo stesso».
Infine, l’elogio supremo alla sua duttilità tattica. McKennie è il jolly che ogni allenatore vorrebbe, capace di coprire ruoli diametralmente opposti con la stessa efficacia e dedizione.
DUTTILITÀ TOTALE – «Gli puoi dire di fare il quinto di destra e lo porti a fare il braccetto di sinistra e lui parte e lo fa. È perfetto per un allenatore».
