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Michela Persico, confessione su Rugani: «Cos’è successo quando ci hanno scoperto»

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Michela Persico, compagna di Daniele Rugani, ha parlato della sua storia d’amore con il difensore della Juve

Intervistata dal settimanale Chi, Michela Persico ha raccontato alcuni momenti della sua storia d’amore con Daniele Rugani.

RUGANI – «L’ho conosciuto ad un torneo di tennis: io lavoravo a Telelombardia e stavo per firmare per Mediaset, lui giocava nell’Empoli e stava per firmare con la Juventus. Ho pensato solo “che ragazzo perbene” perché era lì con suo papà. Il caso ci ha messo ancora lo zampino perché il primo servizio che mi hanno assegnato nella redazione sportiva di Mediaset era proprio sul passaggio di Daniele dall’Empoli alla Juventus. Così ho cercato materiale su di lui e sono andata a vedere il suo profilo Facebook e ho scoperto che eravamo già amici. Gli ho scritto in privato. All’inizio mi sono detta: “No, un calciatore no”. Ma c’erano troppe coincidenze. E poi lui era proprio atipico come calciatore: era semplice, umile, e poi parlava bene, scriveva i messaggi con le “acca” al posto giusto, gli accenti corretti e una grammatica perfetta».

MEDIASET – «Sì, mi hanno fatto nera. La mia redazione non era molto dell’idea che le giornaliste si fidanzassero con gli sportivi, infatti ho tenuto la storia segreta per tanto tempo e, quando lo hanno scoperto, ho dovuto fare una scelta. Era una situazione difficile, sarà stato un caso, ma i miei orari improvvisamente sono cambiati ed era sempre più complicato vedere Daniele, così mi sono detta: “Rinuncio al mio contratto, se sarò brava continuerò come freelance”. Ho anche pensato alla D’Amico, che ha continuato il proprio lavoro, ma forse le politiche aziendali di Mediaset e di Sky sono diverse. In ogni caso non ci vedevo nulla di male, non era un flirt né nel caso della D’Amico né nel mio. Sono andata su 7Gold a condurre il Processo di Biscardi».

RUGANI PAPA’ – «Vedendo il suo amore per gli animali ho capito che con un bambino impazzirà di gioia, anche perché abbiamo scoperto che sarà un maschio. Infatti gli dico: “Guarda che sarai il padre, non il fratello”».

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