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Montero a RBN: «De Ligt fuoriclasse, anche Zidane fece fatica. Su Sarri…»

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Montero a RBN: «De Ligt fuoriclasse, anche Zidane fece fatica. Su Sarri…». Le parole dell’ex difensore centrale della Juventus

Paolo Montero, ex difensore della Juventus ed attuale allenatore della Sambenedettese, ha parlato in esclusiva su Radio Bianconera.

AGNELLI – «Agnelli ha detto che sono il suo giocatore preferito? Lo ringrazio, è un orgoglio essere il suo giocatore preferito. Sono anni che non lo sento, lo ringrazio tanto».

DE LIGT –  «È un periodo di adattamento, spesso non è colpa di un singolo ma dell’intero reparto. Lui viene da un altro calcio, ha bisogno di adattarsi. A me sinceramente le critiche sembrano ingiuste ed esagerate, è un fuoriclasse. Secondo me si sta esagerando con un ragazzo di 20 anni. Io mi ricordo quando arrivò Zidane anche lui fece fatica ad adattarsi, addirittura si diceva che lo dovessero vendere. Secondo me bisogna aspettarlo, la Juve ha fatto bene a venderlo e bisogna avere pazienza. È cambiato tutto, vogliamo tutto in fretta. Bisogna lavorare e aspettare, la Juventus ha fatto benissimo a prenderlo».

JUVE DI SARRI – «È un giudizio molto positivo, lui vuole sempre il massimo giustamente, ma l’ho visto fare molto bene. È una grandissima squadra, una grande rosa. Per lo Scudetto credo che non ci sarà storia, l’obiettivo è la Champions».

DEMIRAL – «È fortissimo, sta facendo bene, ha grande personalità. Ha altre caratteristiche rispetto a De Ligt, ma non significa che non sia forte. Hanno tutti e due grande personalità e fanno quello che gli chiede Sarri. Penso che ha tutto per fare una grande carriera alla Juventus».

ESPERIENZA JUVE – «Quello che mi porto sempre, e lo dico sempre anche in Uruguay, è il rapporto, la sincerità. Oggi nella vita si va sempre con grande velocità, quindi i rapporti faccia a faccia con i giocatori diventano fondamentali. Ho avuto rapporti con grandi giocatori e grandi allenatori».

CONTE – «Già da giocatore si vedeva che aveva la personalità per allenare. Parlava poco nello spogliatoio, ma era molto carismatico e si faceva sentire».

BUFFON – «È un mostro, una leggenda vivente. Ma i più grandi spesso sono i più umili, come lui. I migliori di solito sono i più grandi anche come uomini».

PARTITA DA RIGIOCARE – «La finale contro il Real Madrid, credo che meritassimo di vincerla».

FINALE DI MANCHESTER – «Sbagliare si può sbagliare, ma non si può dire di no. Io ti dico di sì, poi se sbaglio pazienza. Io ci ho messo la faccia, mi hanno insegnato che in guerra non si salva nessuno e se si salva qualcuno non era nel gruppo».

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