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Ottolini Juve, è sempre più vicino a diventare il nuovo DS dei bianconeri! Ecco perché ha convinto Comolli: il suo metodo innovativo è la chiave per il futuro. Di cosa si tratta

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Ottolini Juve, è sempre più vicino a diventare il nuovo DS dei bianconeri: tutti gli aggiornamenti sul dirigente del Genoa

Marco Ottolini è il prescelto, l’uomo individuato da Damien Comolli per completare l’organigramma dirigenziale e diventare il nuovo Direttore Sportivo della Juventus. Ma perché la scelta è ricaduta proprio su di lui? Come svela un’approfondita analisi di Tuttosport, il motivo risiede nel suo metodo innovativo e in una visione del ruolo totalmente moderna, lontana dai vecchi canoni del calcio italiano.

La sintesi del suo pensiero è racchiusa nella tesi che presentò a Coverciano nel 2020 per diventare direttore sportivo. Lì, nella postfazione firmata da Filippo Fusco (DS del Cesena), emerge la definizione perfetta del suo lavoro alla Juve: “Marco agisce quasi come un Ministro degli Esteri del club”.

Il suo compito non era solo scovare talenti, ma creare e coltivare una fitta rete di relazioni internazionali, trasformando i rapporti con gli altri club in strumenti strategici per l’area tecnica e lo scouting. È esattamente il profilo che cerca Comolli: un professionista con una rubrica piena di contatti esteri, perfettamente in linea con la nuova strategia globale della Vecchia Signora.

Ottolini Juve, il metodo che ha stregato: dal RQR alle chat WhatsApp

Durante la sua prima esperienza in bianconero (2018-2022), Ottolini ha introdotto metodi di lavoro all’avanguardia. Ha creato i “Club Meetings” per favorire il dialogo e ha persino stilato un indice proprietario, il RQR (Relation Quality Rating), per misurare in modo oggettivo la qualità dei rapporti con i club partner.

Un approccio quasi scientifico, basato sulla pianificazione, che si estendeva anche all’uso della tecnologia, con tre diverse chat WhatsApp per ottimizzare la comunicazione con le società e gli intermediari. Una visione nata dalla sua esperienza in Belgio, all’Anderlecht, dove ha imparato la filosofia del “formare a poco, valorizzare e rivendere”.

Il primo contatto per il suo ritorno alla Juve nacque informalmente già nel 2016, da un’intuizione di Federico Cherubini. Oggi, quel ritorno è vicino a concretizzarsi. Comolli non vuole solo un DS, ma un dirigente innovativo, un “Ministro degli Esteri” capace di muoversi con disinvoltura nel calcio globale. E Marco Ottolini, attuale DS del Genoa, è l’uomo perfetto per questo ruolo.

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