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Pagelle Juve Udinese: la notte di DV9, Brambilla “riabbraccia” Yildiz, che riscatto Gatti-Cambiaso VOTI
Pagelle Juve Udinese: i voti e i giudizi ai protagonisti del match, valido per la 9ª giornata del campionato di Serie A 2025/26
(inviato all’Allianz Stadium) – Pagelle Juve Udinese: i voti e i giudizi ai protagonisti del match, valido per la 9ª giornata del campionato di Serie A 2025/26
Di Gregorio 6 – Poteva fare di più sul gol di Zaniolo? I dubbi li spazza via nella ripresa, tenendo a galla la Juventus sul tentativo ravvicinato di Goglichidze.
Kalulu 6.5 – Annientare le sfuriate offensive di Pierre nonostante l’arretramento a ruolo di braccetto? No, praticamente impossibile. Solido in copertura, mentre in fase offensiva mette lo zampino in entrambi i gol della Juve: prima fa partire lui l’azione che porta al rigore di Vlahovic, poi da un suo bolide – respinto da Okoye – prende vita l’angolo della rete di Gatti.
Gatti 6.5 – Prima sbaglia, poi recupera. Giocata da matita rossa che mette in difficoltà Locatelli – accerchiato – e lo porta a perdere palla e propiziare il pari di Zaniolo. Ma il leader si vede in questi momenti, quelli delicati e complicati: prende per mano la Juventus e con un’incornata vincente regala i tre punti.
Kelly 6 – Trasmette meno sicurezza del solito ma non commette comunque grandi sbavature. Anche nell’impostazione ha meno le chiavi della regia in mano, limitandosi solo ai compitini difensivi.
Cambiaso 6.5 – Cincischia troppo con il pallone sul gol di Zaniolo, mettendo prima Gatti e poi Locatelli in una brutta situazione che porta al momentaneo 1-1. Ma la fotografia della sua partita è l’assist, al bacio, per Gatti: un cross calibrato al millimetro, che rispolvera le sue doti (un pochino sepolte in questo avvio di stagione) in rifinitura.
Locatelli 5.5 – Pesa quel pallone perso che porta alla rete dell’Udinese. Non da lui, ma troppo macchinoso e poco reattivo in quella circostanza. Non riesce, poi nella restante parte del match, a fungere da centro di gravità in regia.
McKennie 6 – Capacità di inserimento unita a grande dinamismo. Bravo a rimpolpare il centrocampo con la sua fisicità e dare una grosso mano nelle due fasi.
Kostic 6.5 – La sorpresa di Brambilla. Si gioca questa carta e gli effetti sono quelli sperati: tanti cross, tanta partecipazione offensiva, un motorino costante in fascia con parecchi pericoli che prendono forma proprio dal suo binario. La domanda sorge spontanea: un Kostic così, con un Cambiaso spostato a destra, perché si è visto così poco? Dall’88’ Rugani SV.
Openda 5.5 – Le prime battute della sua partita illudono anche un po’. Tocca diversi palloni, è più coinvolto e centrale nello sviluppo offensivo. Ma c’è sempre una grande pecca: la precisione nei metri finali. Molto fumoso in parecchie scelte e sotto porta evidenzia ancora tante, troppe lacune. Non da lui peraltro, visto il suo background e il suo score al Lipsia… Dal 76′ David 5.5 – Sempre macchinoso nei movimenti.
Yildiz 7 – Ne son passati di anni (e di partite) da quando Brambilla lo allenava in Next Gen… Centrale, il fulcro del gioco, fin dai primi minuti: si abbassa tanto per ricevere e costruire ma – nota negativa – arriva poco lucido sotto porta. Cresce però di precisione con lo scorrere delle lancette, e nella ripresa carbura tanto arrivando a sfiorare il gol in un paio di frangenti. Nel recupero, il rigore del tris (meritato).
Vlahovic 7 – È la notte del 9, si vede e si percepisce subito. Da come si procura il rigore e da come va a calciarlo con rabbia (ma anche precisione chirurgica). È il faro offensivo della squadra, si appoggiano tanto a lui, e con i suoi movimenti è di un’importanza fondamentale per la manovra. Dall’88’ Koopmeiners SV.
All. Brambilla 7 – La Juve ritrova la vittoria, questo era il diktat primario. Ha ridato carattere – e gioco – seppur in una breve notte di fine ottobre. Compito portato a termine mister.
