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Panatta: «Le persone che hanno scagliato le pietre contro il pullman della Juventus hanno tutto il mio disprezzo. Che vergogna»

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Panatta: «Le persone che hanno scagliato le pietre contro il pullman della Juventus hanno tutto il mio disprezzo. Che vergogna». Parla l’ex tennista

Il post partita di Napoli-Juventus ha generato un confronto acceso che ha travalicato l’analisi del campo. Adriano Panatta, ex campione di tennis e opinionista Rai alla Domenica Sportiva, è intervenuto con durezza per commentare gli episodi accaduti fuori dallo stadio.

L’aggressione al pullman: «Una grandissima vergogna»

Panatta ha condannato senza mezzi termini l’aggressione al pullman della Juventus, colpito al momento dell’arrivo al Maradona. L’episodio, inizialmente descritto come lancio di pietre e poi corretto da Dazn come lancio di una bottiglietta, ha suscitato il disprezzo dell’opinionista.

«Vorrei esprimere tutto il mio disprezzo per quelle persone, perché le chiamo persone e non tifosi, che hanno attaccato il pullman della Juventus, che hanno fischiato Spalletti all’ingresso in campo al Maradona e anche quelli che hanno insultato le mogli dei giocatori della Fiorentina. È una brutta deriva e anche una grandissima vergogna che nulla ha a che fare con il tifo».

Panatta ha voluto distinguere chiaramente tra i veri tifosi e le persone che rovinano l’immagine del calcio, definendo il comportamento una “brutta deriva” e una “grandissima vergogna”.

Analisi della partita: Napoli ha un’altra cilindrata

Passando alla lettura del matchPanatta ha espresso apprezzamento per l’onestà di Luciano Spalletti nell’assumersi le responsabilità della sconfitta: «Ha fatto un mea culpa ammettendo di aver sbagliato a non mettere le punte vere nel primo tempo».

Sul Napoli, l’opinione è chiara: «Mi ha dato la sensazione di avere un’altra cilindrata: loro e l’Inter hanno qualcosa in più». L’ex campione ha riconosciuto la superiorità fisica e tecnica delle due squadre in testa alla classifica.

Infine, sui bianconeri, il dubbio rimane sull’attacco: «La Juve squadra abbastanza giovane che non ha alcun possibile paragone con la grande Juve del passato. Ma un dubbio ce l’ho: non capisco perché David all’estero segna 30 gol a stagione e poi arriva qui e non la mette mai in porta». Il mancato rendimento di David è un aspetto che continua a lasciare molti interrogativi.

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