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La parabola discendente di Milos Krasic

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Da erede a meteora: Milos Krasic

In prossimità della partita contro il Cagliari sobbalza un giocatore dai lineamenti Slavi, biondo, tecnico e con una storia tutt’altro che banale. Non risponde alle generalità di Pavel Nedved ma anzi con un lieve accento serbo si presenta Milos Krasic. Milos Krasic, uno che a Cagliari sicuramente non ameranno vista la sua prima ed unica tripletta italiana rifilata proprio ai sardi nella partita poi terminata 4-2, con autogol tra l’altro di un certo Radja Nainggolan. Ma che fine ha fatto il giocatore? Oggi Milos gioca nel campionato Polacco ed è tesserato presso il Lechia Danzica (attualmente seconda nella Ekstraklasa) non proprio un futuro che si sarebbe immaginato per lui. Il giocatore si presentò infatti a Torino nel 2010 pronto a vestire la 27 bianconera dopo aver vinto tutto o quasi in Russia nelle file del Cska. La Juventus paga il cartellino del serbo 15 milioni avendo intravisto nel giocatore una somiglianza proprio con Pavel Nedved sicuramente non uno qualunque. Milos infatti dopo aver incantato contro il Cagliari aveva lasciato immaginare a tifosi e compagni che un anno dopo il ritiro di uno dei centrocampisti più forti della scena del calcio mondiale, la Juventus avesse già pronto il sostituto. Ma non andò proprio così. Forse per le troppe aspettative, forse per la pressione forse per poter far parte della nostra rubrica, fatto sta che la somiglianza si rivela solo apparente o meglio estetica. Il ragazzo infatti dopo avere raccolto uno scarso bottino di 9 reti durante la sua prima stagione in bianconero non trova spazio nel 3-5-2 di Conte. Costretto a sedersi comodamente in panchina, decide di lasciare Torino nell’agosto del 2012 destinazione Turchia. Così prima Fenerbache poi Bastià ed oggi Lechia delineano una clamorosa parabola discendente che appunto da erede lo trasforma in una delle più interessanti meteore bianconere.

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