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Pjanic: «Nella Juve è la mentalità vincente a far la differenza»

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Reduce dal suo primo trofeo conquistato in Italia, Miralem Pjanic ha fatto il punto sulla sua prima stagione in bianconero

Molte volte, quando non riesci a battere il migliore, l’unica soluzione per vincere è aggregarti a lui: deve aver pensato questo la scorsa estate Miralem Pjanic che, la scorsa estate, non ha esitato nell’accettare la proposta di contratto presentatagli dalla Juventus, nonostante vestisse la maglia della Roma, ovvero una delle principali rivali italiane dei bianconeri.

PRIMO TROFEO – La Coppa Italia alzata al cielo mercoledì sera all’Olimpico, inoltre, rappresenta il primo trofeo italiano conquistato dal bosniaco che racconta: «Ad inizio anno, la società mi ha chiesto come obiettivi da raggiungere lo scudetto e la Coppa Italia ed uno dei due l’abbiamo già messo in cassaforte: per me, inoltre, ha un valore doppio perché si tratta del mio primo successo qua in Italia. Domenica contro il Crotone, invece, vogliamo vincere per mettere al sicuro il secondo trofeo e per avere poi un po’ di tempo per pensare alla finale di Cardiff». Ma Pjanic avverte: «Chiaramente il Crotone non è il miglior avversario da affrontare in questo momento, perché verrà a Torino a giocare la partita della vita ed inoltre stanno vivendo un ottimo momento di forma. Noi ovviamente però non dobbiamo farci intimorire, siamo la Juventus e vogliamo chiudere il discorso campionato davanti ai nostri tifosi».

MENTALITA’ VINCENTE – Qual è il segreto di questa Juve? Molti conoscitori di calcio lo sanno già, ma il numero 5 juventino ha voluto confermarlo: «Qui ci sono diversi fattori a far la differenza e parlo della serietà e della voglia con cui tutti, dai giocatori più esperti ai più giovani, adempiono ai loro impegni. E’ la fame di vittoria a contraddistinguere questa squadra: se tu riesci a calarti nella realtà juventina, in poco tempo capirai che cosa significa avere una mentalità vincente. Basta guardare come si allenano e con quanta voglia scendono in campo dei leader autentici come Buffon, Bonucci e Chiellini». Il bosniaco, infine, ha elogiato il suo capitano: «Gigi merita di vincere il Pallone d’Oro e gli auguro che succeda: è un portiere che domina in Italia e nel mondo da anni e noi potremo aiutarlo molto in questo suo obiettivo personale se raggiungessimo la vittoria a Cardiff».

 

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