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PUNTO A CAPO – Ibra contro CR7. Ma il Milan è più squadra?

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Sei punti di differenza in classifica tra i rossoneri, che vincono anche senza Ibra, e la Juve, troppo dipendente da Ronaldo

La sensazione maturata in questo avvio di campionato, è che al netto di un duello all’ultimo gol tra i primi due in classifica capocannonieri il Milan in questo momento sia più squadra della Juventus. Il cammino rossonero si è consolidato con la riconferma di Pioli, arrivato nel 2019 e poi ad un passo dall’addio per Ragnik, e la continuità in panchina ha dato i suoi frutti in campo, con un gruppo sempre più equilibrato, giovane ma in vetta senza troppe pressioni. Ibra si conferma valore aggiunto, ma non imprescindibile visto che i rossoneri riescono a vincere anche senza il loro leader carismatico, mentre la Juve non è ancora quel gruppo coeso che vuole Pirlo, in grado di fare a meno di Ronaldo.

Lo svedese segna di più in campionato ma il portoghese incide decisamente di più nell’economia bianconera, trascinata dai suoi gol e quelli di Morata (insieme hanno messo a segno poco più del 70% delle reti stagionali bianconere), ma con pochi altri punti di riferimento, soprattutto in attacco. Dybala è in netta difficoltà, e nessun altro – a parte i due gol di Kulusevski – riesce a fare la differenza sotto porta. I sei punti di vantaggio in classifica del Milan rispetto alla Juve non sono il differenziale Ibra – CR7, ma tutto il resto: automatismi, sintonia e certezze già rodate di una squadra che viaggia col pilota automatico, a differenza di chi invece in estate ha cambiato tantissimo e in questo momento fatica ancora a ritrovarsi.

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