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PUNTO A CAPO – Il Portogallo si coccola un Ronaldo ritrovato. E la Juve?

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Il Portogallo si coccola un Ronaldo di nuovo protagonista con la tripletta contro la Lituania. Euro 2020 è vicino, e la Juve lo aspetta

L’aria di casa fa miracoli, da Faro Cristiano Ronaldo ha spedito una cartolina in mondovisione. E un messaggio a Sarri e la Juve. Al netto di un avversario che fa poco testo, in campo si è rivisto il solito CR7, frizzante, determinato e decisivo. Tre gol e 83 minuti in campo, per allontanare le critiche e mettere a tacere ogni dubbio sul ginocchio, che ha risposto benissimo ai cambi di direzione e i dribbling sul campo. La sostituzione è stata una passerella, non una bocciatura, e quando Cristiano è uscito dal campo lo ha fatto col sorriso sul volto, e si è sistemato in panchina dopo un abbraccio sincero con il ct Fernando Santos.

Al di là di fattori climatici e ambientali la differenza tra Juve e Portogallo, probabilmente è soprattutto una. A Torino CR7 è il campione in una squadra di campioni, in patria invece è la stella, il leader. I compagni giocano per lui, ha libertà e fiducia illimitata, per Santos è intoccabile e al centro del progetto tecnico e tattico. «La prestazione di Ronaldo non mi ha sorpreso – l’analisi post gara del ct – di lui ormai non mi sorprende quasi più nulla». Al suo rientro CR7 è atteso dal confronto con i compagni e allenatore, la Juve è pronta a chiudere il caso e ritrovare il miglior Ronaldo.

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