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PUNTO A CAPO – Qual è il vestito tattico ideale per la Juventus?

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Sarri insiste con il 4-3-1-2, ma è veramente il sistema di gioco ideale per sfruttare al meglio le caratteristiche di questa Juventus?

Sempre più tifosi hanno iniziato a domandarselo, in un ultimo mese avaro di prestazioni entusiasmanti e vittorie schiaccianti. Ma il 4-3-1-2 è veramente il sistema di gioco ideale per questa Juventus? Domanda legittima, alla quale è difficile dare una risposta univoca. Certamente questo sistema di gioco ha evidenziato dei limiti strutturali, soprattutto offensivi, e se la difesa a quattro per Sarri è intoccabile, la chiave di volta – o meglio di svolta – potrebbe essere proprio il centrocampo. Al netto dell’infortunio di Khedira (fuori tre mesi), il rombo con trequartista al momento non ha inciso come ci si poteva aspettare.

Un po’ per i problemi fisici del più propenso a ricoprire il ruolo di vertice alto, Ramsey. E un po’ perché tutti gli altri provati da Sarri sono trequartisti adattati: Dybala, Bentancur, e soprattutto Bernardeschi, che tra l’altro non sta attraversando un momento di gran forma. Per il 4-3-3 che ha in mente Sarri un elemento imprescindibile è Douglas Costa, ancora ai box, ma le alternative non mancano: alzare Bernardeschi, rilanciare Cuadrado, riesumare Mandzukic o fidarsi del tridente pesante Dybala, Higuain, Ronaldo. Le variazioni sul tema non mancano, dal 4-4-2 (ma c’è carenza di esterni) a uno stuzzicante 4-2-3-1, che potrebbe dare alla Juventus più imprevedibilità offensiva, forse quello che fino ad ora è mancato maggiormente.

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