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PUNTO A CAPO – Tentazione tridente o trequartista d’equilibrio?

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Maurizio Sarri è al bivio: confermare il tridente o tornare al trequartista, a caccia di un maggiore equilibrio? Gli attaccanti scalpitano

A volte bisogna osare, contro i pronostici e nonostante i risultati deludenti. Il tridente schierato da Sarri al San Paolo più di una soluzione tattica è sembrato un messaggio: vado avanti per la mia strada, la direzione è questa. Giusta o sbagliata lo dirà soltanto il tempo, e le valutazioni si potranno fare solo sul lungo periodo, ma in questo momento il tridente è più di un’opzione. L’altra è il 4-3-1-2 con il trequartista, ruolo che fino ad ora ha deluso le aspettative: prima con Bernardeschi, poi con Ramsey. Con Dybala e Douglas Costa non è la stessa cosa – più un tridente mascherato – motivo che aggiunto alle garanzie atletiche di DC11 ha spinto l’allenatore a insistere sui tre attaccanti, dalla sfida in Coppa Italia contro la Roma in poi.

Contro il Verona Sarri è al bivio: trequartista o tridente? Quanto incideranno le condizioni di Ramsey e Douglas Costa sulla decisione di rilanciare il gallese o continuare con il 4-3-3, confermando il ballottaggio Dybala – Higuain per una maglia accanto a Douglas Costa e Ronaldo? Le due soluzioni sono apparentemente simili ma cambiano nettamente il modo di giocare della Juventus, dei suoi centrocampisti e della fase offensiva. La sensazione è che il 4-3-1-2 sia stato adottato soprattutto per ovviare all’assenza per infortunio di Douglas Costa, mentre il tridente rimane l’obiettivo tattico a lungo termine, il sistema di riferimento per il futuro. E probabilmente l’unico in grado di esprimere a pieno tutto il potenziale offensivo di questa Juventus.

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